Venerdì 13 Settembre 2024

Finito l’effetto incentivi, giù il mercato dell’auto

Il mercato dell'auto in Italia registra un calo delle immatricolazioni a agosto, influenzato dalla fine degli incentivi. Stellantis vede una flessione del 32,4%, con le auto green particolarmente colpite. La transizione energetica rappresenta una sfida per il settore.

Finito l’effetto incentivi, giù il mercato dell’auto

Carlos Tavares, l’ad di Stellantis

L’effetto incentivi sul mercato dell’auto è finito. Dopo la crescita del 15% a giugno e del 4,7% a luglio, le immatricolazioni sono in calo del 13,4% nel mese di agosto, anche a causa delle due giornate lavorative in meno rispetto a un anno fa. Il risultato dei primi otto mesi dell’anno resta comunque positivo, a quota 1.080.447, in crescita del 3,8% sull’analogo periodo del 2023. Pesante la flessione di Stellantis: il Gruppo guidato da Carlos Tavares ad agosto ha immatricolato 17.132, il 32,4% in meno dello stesso mese del 2023. La quota di mercato scende dal 31,8% al 24,8%, le vendite del marchio Fiat superate da Toyota con Lexus, Volkswagen e Dacia. Negli otto mesi il gruppo ha immatricolato 335.883, in calo del 2,1% sull’analogo periodo dell’anno scorso, con la quota in calo al 31% contro il 32,9%.

"Stellantis conferma la leadership in Italia, ma i dati di agosto confermano un momento di sofferenza del mercato, in particolare quello elettrico, e di transizione per il gruppo", commenta Santo Ficili, managing director di Stellantis Italia che mette in evidenza il primato della Panda e il successo della Jeep Avenger, il suv più venduto in Italia. A risentire della fine degli Ecobonus sono soprattutto le auto green: la quota delle vetture elettriche a batteria (Bev) – sottolinea l’Unrae – si è attestata al 3,7%, in lieve recupero di 0,3 punti percentuali rispetto a luglio, mentre le ibride plug-in (Phev) retrocedono al 3,5%, per un totale di veicoli elettrici e ibridi plug-in (Ecv) al 7,2% rispetto al 9,1% di agosto 2023. Per il Centro Studi Promotor "i livelli del 2019 sembrano restare un miraggio per il mercato italiano e sono invece il primo obiettivo da superare".

Per il presidente Gian Primo Quagliano i dati di agosto confermano "la situazione di grave difficoltà per il mercato dell’auto italiano, penalizzato dai forti aumenti dei prezzi e da una transizione energetica che si rivela sempre più difficile".

A.L.