
"IL TASSO FISSO è certamente meno rischioso del tasso variabile, perché garantisce la certezza della rata nel tempo, senza poter...
"IL TASSO FISSO è certamente meno rischioso del tasso variabile, perché garantisce la certezza della rata nel tempo, senza poter beneficiare tuttavia di una rata più leggera in caso di futuri ribassi". Parola di Domenico Colonna, responsabile mutui, protezione e canali distributivi di Ing Italia (nella foto in alto) che in questa intervista scatta una fotografia delle dinamiche e i trend in atto nel mercato dei finanziamenti destinati all’acquisto della casa.
Dopo l’ennesima riduzione dei tassi da parte della Bce, molte famiglie italiane si pongono ancora di più l’interrogativo: meglio scegliere il tasso fisso o il variabile?
"A nostro avviso, la risposta sta nel bilanciamento tra l’importo della rata che si è in grado di sostenere al momento dell’accensione del finanziamento e la fiducia che si ripone nella propria capacità di risparmio. Questo in un contesto di tassi decrescenti, come quello attuale e atteso per il futuro, che oltre a rendere vantaggioso il tasso variabile nel breve e medio termine, aiuta a mitigare il rischio di una rata più pesante in caso di futuri rialzi dei tassi. C’è anche una terza opzione, il tasso misto, scelta da molti dei nostri clienti che cercano la sicurezza di una iniziale rata fissa, pur volendo lasciarsi aperta la possibilità di poter ridiscutere il tasso in futuro dopo 5 o 10 anni".
Com’è cambiata la domanda dei mutui in Italia rispetto a un anno fa?
"I clienti attualmente si stanno ancora orientando verso il tasso fisso, o misto con rata iniziale costante, ma gli ultimi tagli effettuati dalla Bce fanno ipotizzare un ritorno al variabile già a partire dalla metà di quest’anno. È bene precisare che non c’è alcuna aspettativa di ritorno ai tassi negativi. La domanda nel 2024, comparata all’anno precedente, aveva visto una partenza a rilento, a fronte di un aumento del 44% nell’ultimo trimestre del 2024 (Mutuionline). Un trend di crescita che si è consolidato nel primo trimestre 2025: secondo i dati di Assofin, la crescita del mercato anno su anno si è attestata al 50%, con 10,7 miliardi erogati nel primo trimestre del 2025".
Quali trend intravedete per i prossimi mesi?
"Le previsioni continuano a indicare un trend positivo. Ci aspettiamo che i mutui per l’acquisto e la surroga continuino la crescita rilevata nei mesi passati, sostenuti dalla quota crescente dei mutui High loan to value (Hltv), cioè che coprono oltre l’80% del prezzo dell’immobile. Questi finanziamenti, secondo i dati di Assofin, hanno superato il 20% del totale (Assofin). È attesa anche una possibile crescita del mutuo di rifinanziamento o di quello per la ristrutturazione, che potrebbero essere richiesti dalle famiglie per aumentare l’efficienza energetica del proprio immobile e accrescerne il valore in caso di vendita".
Come sta andando il mercato delle surroghe?
"Le surroghe di mutui esistenti hanno raddoppiato il proprio peso nel mercato dei mutui nel 2024 facendo registrare, sempre secondo i dati di Assofin, i 3,7 miliardi di erogazioni. Trend positivo confermato nel primo trimestre 2025, che a fine marzo aveva già visto erogati 1,6 miliardi. Con i tassi in discesa, diverse famiglie hanno scelto questa opzione: si tratta di uno strumento a disposizione dei clienti per ottenere condizioni migliori in altre banche a costo zero".
Con il calo dei tassi, molti mutuatari si chiedono se è opportuno rinegoziare il vecchio prestito con la surroga. Come orientarsi in questa scelta?
"È certamente un’opzione utile, vista l’assenza di costi per il cliente: noi consigliamo di farlo quando realmente si ha la possibilità di ridurre significativamente la rata, verificando anche la convenienza di cambiare la tipologia di tasso fisso a variabile a seconda delle attese di ribasso o rialzo nel breve-medio termine".
Oggi si parla di mutui green. Cosa sono e come funzionano?
"I mutui per immobili ad alta efficienza energetica, conosciuti dall’opinione pubblica come ’mutui green’, sono una tipologia di mutui sempre più presenti per via della necessaria transizione energetica. Da oltre due anni, Ing ha introdotto uno sconto sul tasso, fino a 20 punti base, per chi acquista un immobile in classe energetica A o B. Quest’anno abbiamo esteso questa possibilità anche alla surroga e, per incentivare ulteriormente i clienti a scegliere una casa ad alta efficienza energetica, abbiamo anche azzerato le spese di perizia. Grazie a queste novità e a un maggior interesse dei cittadini per gli immobili con classe A o B, abbiamo assistito a un trend crescente dei mutui per immobili ad alta efficienza energetica, che nel 2024 hanno raggiunto l’11% circa del totale in termini di erogazione. Un trend che continua nel 2025, dove abbiamo registrato, per il primo trimestre, il 13,6% di penetrazione sul totale".
Quali sono i bisogni delle famiglie che si stanno manifestando oggi sul mercato?
"Accendere un mutuo per molti italiani può ancora risultare un processo farraginoso e particolarmente dispendioso, in termini di raccolta di documenti e tempi di approvazione da parte delle banche. Per questo, offriamo un processo di richiesta semplice e rapido, interamente digitale, che consente ai clienti di ricevere una risposta sulla fattibilità della loro richiesta in meno di 7 giorni. Offriamo poi una consulenza personalizzata, sia in presenza con il supporto di più di 300 agenti sul territorio, sia da remoto con l’aiuto di colleghi disponibili al telefono. Accompagniamo i clienti nella soluzione migliore di mutuo anche se l’immobile non è stato ancora identificato. Abbiamo infatti un servizio gratuito che si chiama ’Mutuo in vista’ con cui forniamo una delibera reddituale valida 6 mesi: un tempo congruo per trovare la casa ideale, sostenibile per le proprie finanze".