DIGITALE E PRESENZA sul territorio. Sono i due binari su cui viaggiano i piani di sviluppo futuro di Italcredi, società che fa parte del gruppo Cassa di Ravenna ed è specializzata nei prestiti ai dipendenti e pensionati. In particolare, il business della società si concentra sulla cessione del quinto dello stipendio e della pensione, una forma di finanziamento molto diffusa in Italia, in cui la rata di rimborso viene prelevata direttamente dal datore di lavoro sulla busta paga del debitore, senza che i soldi transitino dal suo conto corrente. Italcredi ha festeggiato nelle scorse settimane i suoi primi 40 anni di vita, in un momento in cui il business della cessione del quinto si sta ritagliando uno spazio significativo sul mercato. "Abbiamo appena festeggiato i primi 40 anni ma stiamo già da tempo progettando i prossimi 40", dice il direttore generale della società Arnaldo Furlotti (foto in alto). E aggiunge: "Il nostro settore è in una fase di profondo rinnovamento e oggi la cessione del quinto dello stipendio e della pensione si sta costruendo una nuova identità che, considerati i fattori socioeconomici che si stanno articolando in questo particolare momento storico, lo renderà importantissimo nell’ambito del mondo dei finanziamenti alle famiglie".
Nello specifico, questa forma di finanziamento sta diventando sempre più concorrenziale rispetto ai classici prestiti personali erogati dalle banche, Si tratta di un cambiamento non da poco se si considera che, un tempo, la cessione del quinto era per lo più destinata a debitori (o aspiranti tali) che non riuscivano ad accedere al credito attraverso i tradizionali canali bancari. Il sistema di prelevamento delle rate direttamente dalla busta paga e la presenza di coperture assicurative contro le insolvenze rendono infatti la cessione del quinto poco rischiosa per i soggetti finanziatori, almeno se confrontata ai normali prestiti personali. Alcune norme approvate nell’ultimo decennio, però, hanno introdotto regole più stringenti anche per l’erogazione di questa forma di finanziamento alternativa, che deve comunque tenere in maggiore considerazione il merito di credito del debitore. Proprio per questa ragione i player specializzati nella cessione del quinto stanno facendo sempre più concorrenza alle banche tradizionali. Una delle modalità per essere competitivi, nel caso di Italcredi, consiste nel puntare sull’innovazione e sulle tecnologie digitali. "Il digitale per noi non è una moda passeggera ma è una nuova rotta nella strategia aziendale", dice ancora Furlotti, che continua: "Ormai il cliente evoluto ci chiede un time to market immediato per soddisfare i suoi bisogni". Il direttore generale di Italcredi sottolinea che il digitale permette di accorciare o di rendere nulla la distanza con la clientela, consente farsi trovare sempre al momento giusto dagli stessi clienti che ormai vivono immersi nel web e sono colpiti da "impulsi" quotidiani. Le nuove tecnologie digitali per Furlotti sono "un acceleratore". Ciò non significa che faranno venir meno l’elemento umano: prodotti come la cessione del quinto e il loro collocamento sul mercato avranno sempre bisogno di uno specialista del credito che dovrà supportare il cliente. "Un tempo questo prodotto veniva distribuito tramite volantini", conclude Furlotti, "oggi invece si fa un gran parlare della leads generation". Con quest’ultima espressione si intende è quell’insieme di azioni di marketing che permettono a un’azienda di generare una lista di possibili clienti interessati ai suoi prodotti o servizi.