Domenica 22 Giugno 2025
ANDREA TELARA
Finanza e Risparmio

Revo, bene la trimestrale. Ora il nuovo piano industriale

ALBERTO MINALI (nella foto), amministratore delegato di Revo Insurance, ha di fronte a sé i risultati di bilancio sul primo...

ALBERTO MINALI (nella foto), amministratore delegato di Revo Insurance, ha di fronte a sé i risultati di bilancio sul primo...

ALBERTO MINALI (nella foto), amministratore delegato di Revo Insurance, ha di fronte a sé i risultati di bilancio sul primo...

ALBERTO MINALI (nella foto), amministratore delegato di Revo Insurance, ha di fronte a sé i risultati di bilancio sul primo trimestre del 2025 appena presentati dalla compagnia assicurativa, specializzata in soluzioni innovative, da lui guidata, che è quotata alla borsa di milano sul segmento star. Passando in rassegna i numeri, Minali sottolinea soprattutto un dato: il business di Revo, nella prima frazione dell’anno, è cresciuto con tassi a due cifre rispetto allo stesso periodo del 2024. ma non sono soltanto i numeri del passato recente che gli interessano: in questa intervista l’amministratore delegato di Revo parla anche dei piani di sviluppo della compagnia e degli investimenti in tecnologia che metterà in campo negli anni a venire.

Minali, siete soddisfatti di come si è aperto il 2025?

"Siamo molto soddisfatti perché continuiamo a crescere. Il primo trimestre si è chiuso infatti con premi lordi contabilizzati di 102,5 milioni di euro, in aumento del 31,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. considerando che tradizionalmente, nel settore, i primi tre mesi dell’anno sono i meno forti in termini di raccolta, siamo ampiamente sulla buona strada per centrare l’obiettivo di 370 milioni di euro di premi lordi entro fine anno".

com’è andata invece la redditività?

"l’utile operativo adjusted, che non tiene conto di alcune poste straordinarie di bilancio, è cresciuto del 18,4% e si assesta a 11,8 milioni di euro. L’utile netto adjusted è salito a 7,1 milioni, contro i 6,8 milioni dello scorso anno. Stiamo consolidando le nostre posizioni sul mercato, senza però rinunciare all’espansione in altri segmenti di business. siamo infatti leader nel ramo cauzioni e nel ramo corpi veicoli aerei, dove assicuriamo, tra l’altro, i canadair, gli aerei in uso ai vigili del fuoco per spegnere gli incendi. E siamo leader anche nel ramo corpi veicoli ferroviari, dove abbiamo vinto importanti gare pubbliche. Sul fronte dell’innovazione prodotto, invece, abbiamo appena lanciato una garanzia catastrofale interamente parametrica. I risultati raggiunti confermano l’efficacia del lavoro svolto insieme alla nostra rete di agenti e ai broker che ci affiancano quotidianamente".

A proposito di agenti e broker, quali sono le vostre strategie distributive?

"Abbiamo una rete di 118 agenti e collaboriamo con oltre 80 broker che coprono circa il 95% del loro mercato di riferimento. Per noi agenti e broker rappresentano due canali ugualmente strategici: sono i due polmoni che sostengono lo sviluppo di revo lavorando in perfetto equilibrio. Gli agenti hanno un ruolo chiave nella distribuzione delle coperture cauzioni e rischi tecnologici, mentre i broker sono il nostro riferimento per altre tipologie di soluzioni assicurative. Abbiamo inoltre revo underwriting, un’agenzia di sottoscrizione interna nata con lo scopo di instaurare rapporti di collaborazione commerciale con i nostri intermediari in maniera flessibile. Sarà uno dei perni su cui poggerà il piano industriale 2026-2028".

Può anticipare qualcosa?

"Siamo ancora in una fase preparatoria: presenteremo i numeri il prossimo 4 giugno. Posso dire però che abbiamo l’obiettivo di quasi raddoppiare i premi annui raccolti entro il 2028. Vogliamo insomma continuare a crescere con tassi a due cifre e lo faremo puntando sulla tecnologia, in particolare l’applicazione dell’intelligenza artificiale (Ai) in alcuni processi operativi strategici".

Cosa farete di preciso?

"Punteremo sull’automazione dei processi. abbiamo già mappato tutte le attività chiave dell’azienda: quelle di sottoscrizione, gestione sinistri, amministrazione, back office e distribuzione. Tutto ciò che è ripetitivo e standardizzabile sarà automatizzato. In questo processo sarà fondamentale il ruolo dell’Ai. il nostro principio è semplice: alla macchina affidiamo ciò che è ripetitivo, all’uomo lasciamo l’analisi, la comprensione del contesto, il giudizio. È così che immaginiamo l’evoluzione dell’assicurazione: umana, potenziata dalla tecnologia".

C’è chi teme un’emorragia di posti di lavoro proprio a causa dell’intelligenza artificiale, cosa ne pensa?

"Nel nostro caso non avverrà. anzi, oggi abbiamo 250 dipendenti che, alla fine del prossimo piano industriale saliranno a circa 350. Per un’azienda in crescita come la nostra, l’Ai rappresenta un alleato fondamentale per generare efficienza operativa. vogliamo sostenere l’aumento dei ricavi mantenendo stabile la struttura dei costi. Per noi l’Intelligenza artificiale è un’opportunità ma mi rendo conto che non tutte le realtà sono uguali a noi".

In che senso?

"Noi abbiamo dimensioni ancora ridotte e siamo in una fase di forte sviluppo. leggo invece notizie di grandi corporation americane con decine di migliaia di dipendenti che stanno facendo una cura dimagrante proprio a causa della progressiva applicazione dell’Intelligenza artificiale nei loro processi. L’Ai porterà cambiamenti significativi anche sul fronte occupazionale. Tuttavia, non possiamo permetterci di ignorare il progresso tecnologico: dobbiamo affrontarlo con consapevolezza e guidarlo. Pensiamo a ciò che accadde nei decenni scorsi con la rivoluzione informatica. Certi mestieri sono scomparsi ma ne sono nati altri".