Neva Sgr fa il bis. Due nuovi fondi per 500 milioni

DOPO IL SUCCESSO del fondo Neva First, che ha raccolto 250 milioni per investire in start-up hi-tech italiane ed estere in diversi settori, la società di venture capital Neva Sgr, creata ad agosto 2020 dal gruppo Intesa Sanpaolo raddoppia il proprio impegno per il sostegno dell’innovazione lanciando Neva II Global e Neva II Europe per complessivi 500 milioni. I due nuovi fondi, che fanno di Neva Sgr una protagonista del mercato del venture capital, sono stati presentati la scorsa settimana alle Officine Grandi Riparazioni di Torino dal presidente Luca Remmert (nella foto in alto) e dal Ceo e General manager Mario Costantini a una platea di venture capitalist, corporation, investitori istituzionali, esperti, imprenditori e startupper da tutta Italia e da numerosi altri Paesi, in particolare Stati Uniti e Israele. L’evento è stato introdotto dall’intervento del presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, che ha sottolineato come il primo gruppo bancario del Paese abbia voluto entrare direttamente nel mondo del venture capital. I fondi lanciati da Neva sono "uno strumento efficace per sviluppare l’innovazione, e in particolare la creatività dei giovani, e quindi essenziali per risolvere i problemi di sostenibilità, non soltanto ambientale, del mondo contemporaneo". Contiamo, ha aggiunto Gros-Pietro "sulla potenza finanziaria del gruppo, e sulla sua capacità relazionale, che in campo scientifico e tecnologico si avvale dell’Innovation Center: sono strumenti potenti per sviluppare iniziative efficaci e profittevoli. Infatti, il Fondo Neva First ha ottenuto risultati eccellenti, e ha attratto investitori eccellenti. Sono convinto che questo sia solo l’inizio di una formula che darà un grande contributo alla crescita di Intesa Sanpaolo, del venture capital in Italia e del sistema economico e sociale in generale".

L’obiettivo di Neva II Global è raccogliere circa 400 milioni e investirli nelle migliori aziende emergenti altamente innovative a livello mondiale, con particolare attenzione a quelle statunitensi, israeliane, europee e italiane. Neva II Europe, per cui è prevista una raccolta di circa 100 milioni, sarà interamente dedicato invece alle realtà europee, specialmente italiane. Entrambi i fondi saranno operativi dal secondo semestre 2024. "Con Neva II Global e Neva II Europe utilizzeremo gli stessi criteri altamente selettivi adottati finora per individuare le aziende in fase di crescita con vantaggi competitivi a lungo termine, grandi opportunità di mercato e adesione ai criteri ESG e dell’economia circolare – ha spiegato Luca Remmert –. Grazie alla collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, università, centri di ricerca, acceleratori e incubatori, e forti dell’appartenenza a uno dei maggiori e più solidi gruppi bancari europei, sono certo che Neva Sgr potrà crescere e farsi conoscere ulteriormente, dando ancora maggiori soddisfazioni agli investitori".

Dall’agosto 2020 Neva Sgr ha investito in 35 società, per un totale allocato di circa 142 milioni tramite i fondi Neva First e Neva First Italia – dedicato agli investimenti in società italiane –, e ha avviato il fondo SEI - Sviluppo Ecosistemi di Innovazione, interamente sottoscritto da Intesa Sanpaolo Innovation Center e riservato al supporto della crescita degli ecosistemi innovativi in Italia. E con i nuovi fondi, ha ricordato Mario Costantini, si guarderà in particolare alle aziende capaci di risolvere i problemi contemporanei in settori come la trasformazione energetica e digitale, dalla cybersecurity all’Intelligenza artificiale, la life science, l’aerospazio e le manifatture.