Giovedì 3 Ottobre 2024

Liquidità e immobiliare attirano i giovani investitori

Liquidità e immobiliare attirano i giovani investitori

Liquidità e immobiliare attirano i giovani investitori

IN TEMPI INCERTI per i risparmi e gli investimenti, dalla pandemia alle guerre, dal rialzo dei tassi alla corsa dell’inflazione, gli italiani stanno aumentando le loro conoscenze finanziarie. Al termine del mese di ottobre dedicato proprio all’educazione finanziaria, con il clou il 31 con la Giornata mondiale del risparmio, una fotografia del rapporto tra italiani e finanza è stata scattata dall’"Osservatorio Internazionale Pictet AM 2023: diventare investitori". La ricerca, giunta alla sua terza edizione, è stata realizzata da Pictet AM sotto la direzione di Nicola Ronchetti, fondatore e Ceo di Finer Finance Explorer, Istituto di ricerca specializzato in ambito finanziario.

Incertezza di mercato e complessità economica stanno aumentano l’interesse per l’educazione finanziaria, che registra una crescita del 10% rispetto ai livelli del 2021. I giovani, in particolare, si dimostrano sempre più attenti ai temi economico-finanziari, con il 50% del campione che vi dedica regolarmente del tempo su base settimanale. Contenuti digitali e social network si confermano tra i principali canali di informazione finanziaria, con un più 10% in due anni. Solo nell’ultimo anno la fiducia verso le piattaforme social è aumentata del 17%; tuttavia, il 35% del campione continua ad affermare di non trovare contenuti disponibili o referenti adeguati. L’orizzonte di breve periodo domina le scelte di investimento, complice la complessità dello scenario macro, una diffusa avversione al rischio e un’insufficiente conoscenza finanziaria. Tra gli investitori, il 45% del campione italiano investe in obbligazioni e il 21% in immobili. Viceversa, i giovani risparmiatori, paradossalmente più idonei a investire in azioni in ottica di lungo termine, affermano di preferire investimenti quali la liquidità (65%) o il mercato immobiliare (24%), mostrando poco interesse e scarsa conoscenza di strumenti a loro più adatti, quali i Pca, i Piani di accumulo del capitale.

"Il complesso contesto economico e finanziario vissuto negli ultimi due anni, dominati da inflazione e instabilità sui mercati – spiega Daniele Cammilli, Head of Marketing di Pictet Asset Management – ha rappresentato indubbiamente il catalizzatore per una maggiore attenzione verso i temi finanziari da parte di tutti. L’accresciuta consapevolezza della materia stenta a tradursi in conoscenza e padronanza degli strumenti di investimento, osteggiate dalla complessità, percepita da investitori e non investitori, determinando scelte di investimento inefficienti, focalizzate spesso sul breve termine". Il connubio tra mercati finanziari turbolenti, incertezza economica, emotività mal gestita e ridotta educazione finanziaria, porta inevitabilmente a costruzioni inefficienti dei portafogli.

Così la preferenza per i nuovi investimenti risulta essere ancora quella per la liquidità, nonostante i molteplici richiami dell’informazione specializzata sull’effetto erosivo del potere d’acquisto dei capitali disinvestiti, in un contesto di alta inflazione e rialzo dei tassi di interesse.