DAVIDE
Finanza e Risparmio

Il mercato toglie spesso. E ogni tanto restituisce

Biocchi

Molti si accostano al mondo del trading pensando che un approccio accorto, basato su studio, applicazione e abnegazione, sia la perfetta ricetta per avere successo. Tanti tra loro rimangono quindi molto delusi quanto si confrontano con le perdite – statisticamente capita a circa 8 su 10 – che faticano a gestire, perché inattese. La delusione è tanta e nonostante una sana autocritica è difficilissimo capire l’origine degli errori. Forse perché questi non risiedono nella strategia messa in atto ma nell’approccio. Vedere il trading come altre professioni, dove bastano formazione e nozioni di base per arrivare al successo, è fuorviante. A condizionare in senso negativo è l’apparente facilità con cui altri sembrano raggiungere buoni risultati, che invece sono appannaggio di pochi e mai scontati. Certo, seguire delle sane regole di “risk management” è doveroso per evitare di cadere in trappole quali l’over-trading o la ludopatia, ma da solo non può bastare. Se si crede che esistano dispensatori di “Sacri Graal”, in grado di insegnare la capacità di dominare i mercati, per ottenere lauti ritorni, si finisce fuori strada senza possibilità di ritorno. Anche pensare che la cosa più semplice sia puntare a piccoli guadagni giornalieri, per arrotondare gli introiti, è un mito da sfatare. Il mercato toglie spesso, per poi ogni tanto restituire con gli interessi, ma solo a quelli che sanno attendere con pazienza. Il resto è pia illusione. Il trader, oltre alla conoscenza dei mercati e dell’analisi intermarket, deve fare sua la capacità di dare il giusto peso e senso a grafici che mostrano perfettamente il passato, ma non possono prevedere il futuro. Essi possono semmai raccontare come certe cose del passato tendano a ri-manifestarsi, perché la psicologia degli investitori tende a replicare all’infinito il medesimo schema. La vera sfida però risiede nella gestione emotiva del trading: avere sangue freddo, decidere con saggezza e accettare che i mercati siano volubili e quindi ci si deve adattare rapidamente è la parte più dura da acquisire. Solo coloro che riescono a fare propri e padroneggiare questi concetti possono pensare di farcela. Tanta parte di ciò che un trader deve sapere può essere insegnato, ma ciò che è legato all’emotività personale non è trasmissibile. Lo si può solo raccontare. Rispetto alla gestione di questa componente, alcuni hanno talento naturale nel gestire incertezze ed errori, altri vengono tagliati fuori. È una selezione naturale dove solo i migliori sopravvivono.

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