Mercoledì 24 Aprile 2024

Ferrari, Marchionne resta a Maranello fino al 2021

L'ad manterrà le redini più a lungo della data di uscita da Fca, prevista per il 2019. Si desume dal piano di incentivi per l'ad. "2016 anno indimenticabile"

Sergio Marchionne a Maranello (Ansa)

Sergio Marchionne a Maranello (Ansa)

Torino, 3 marzo 2017 - Sergio Marchionne manterrà le redini della Ferrari fino al 2021, più a lungo quindi della data di uscita da Fca, prevista per il 2019. È quanto si desume dal piano di incentivi per l'amministratore delegato e altri manager della società. Marchionne - si legge nel bilancio 2016 della casa di Maranello - riceverà nel febbraio 2021 l'ultima tranche del piano di incentivi in azioni approvato il primo marzo dal cda. Il piano, che sarà sottoposto all'assemblea degli azionisti il 14 aprile ad Amsterdam, prevede per il manager italocanadese un totale di 450 mila 'performance share units' che daranno diritto a ottenere un numero equivalente di azioni ordinarie dell'azienda. Al prezzo di oggi, i titoli valgono 28,125 milioni di euro. Una cifra importante che rende molto plausibile, anche se non c'è nulla di scontato, l'ipotesi che Marchionne non lasci il Cavallino. I compensi all'ad saranno legati "al ritorno per gli azionisti relativo a un gruppo di aziende comparabili sull'orizzonte strategico di cinque anni".

Per l'esercizio 2016 Marchionne non ha ricevuto da Ferrari alcun compenso, mentre Amedeo Felisa, ad del Cavallino fino al 2 maggio scorso, ha ricevuto nell'anno un compenso di 6,75 milioni, di cui 5,5 per il "pacchetto di pensionamento". Nella lettera agli azionisti Marchionne definisce il 2016 "un anno indimenticabile per la Ferrari, cominciato sotto i migliori auspici il 4 gennaio con la quotazione sul Mta gestito da Borsa Italiana e il completamento dello spin-off da Fca". "Il prezzo del titolo - spiega - è sceso nella prima metà dell'anno, ma ha fatto una rimonta meritata in questi ultimi mesi, a dimostrazione che nel lungo periodo il mercato premia i solidi fondamentali che Ferrari offre. A coloro che erano scettici sull'Ipo, temendo che avremmo potuto sacrificare il Dna del marchio per i guadagni a breve termine, abbiamo dimostrato che è possibile stare dalla parte del business creando nello stesso tempo valore per gli azionisti". Da dimenticare, invece, la stagione 2016 di Formula1: "So però - dice Marchionne - che, con il nuovo team tecnico guidato da Mattia Binotto e la leadership di Maurizio Arrivabene, oltre a piloti di talento come Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, abbiamo le persone giuste nel posto giusto per fare al meglio".

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