Marchionne al salone dell'auto di Detroit (Ansa)
Detroit, 16 gennaio 2018 - E' un fiume in piena, Sergio Marchionne. Al Salone dell'auto di Detroit l'ad di Fca lancia due novità gustose per i patiti delle quattro ruote: l'arrivo del nuovo Suv Ferrari entro il 2020 e anche - ma senza date fissate - l'idea di mettere in produzione una supercar elettrica. Ma come già aveva fatto ieri, Marchionne si lascia stuzzicare anche da temi politici.
STOCCATA A RENZI - Parla di Renzi, ad esempio, ma quello che sembra inizialmente un complimento si rivela una stroncatura: "Mi è sempre piaciuto Matteo Renzi. Non ho capito cosa gli sia successo. Quel Renzi che appoggiavo non lo vedo più da un po' di tempo".
APPLAUSI A TRUMP Sul fronte americano, applausi per la riforma fiscale firmata dal presidente Donald Trump: "E' stata una scelta intelligente" e "funzionerà", dice convinto: "Noi abbiamo reagito. Vediamo come reagiscono le altre aziende. La riforma non ha nemmeno 60 giorni e ha già visto la reazione da parte nostra e di altre società nell'aumentare i salari dei dipendenti e altro. Io credo che funzionerà. Tra un paio di anni si vedranno i risultati di quello che stiamo facendo adesso".
"Senza la riforma fiscale che hanno introdotto a dicembre, parecchie delle decisioni che abbiamo preso, compreso il pagamento del bonus ai nostri dipendenti non sarebbero state prese", ha osservato Marchionne riferendosi all'annuncio di trasferire la produzione dei Ram Heavy Duty truck dal Messico al Michigan, investendo un miliardo di dollari e creando 2500 nuovi posti di lavoro oltre a dare ai dipendenti americani un bonus da 2000 dollari. "In gran parte il rimpatrio dell'heavy duty di Ram era sul tavolo da parecchio tempo ma avevamo bisogno di una valutazione molto chiara del vantaggio fiscale nel farlo - ha spiegato Marchionne - dal punto di vista del costo unitario del mezzo e' piu' oneroso produrlo negli Usa. La riforma fiscale ci ha aiutato a compensare l'aumento del costo".
Insomma, conferma Marchionne, Fca "ha tutte le intenzioni di lavorare con questa amministrazione". Da Trump Marchionne si aspetta "un qualche rilassamento degli standard" sulle emissioni e sui consumi delle quattro ruote.
LA SUPERCAR - "Se qualcuno fa la supercar elettrica, la fa Ferrari, sarà la prima a farlo: la faremo, è dovuto". Lo afferma l'amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, aggiungendo: "O siamo Ferrarti o non siamo Ferrari. Non prendiamo lezioni dagli altri: quello che è importante è essere i primi". E a chi gli chiedeva se la Ferrari elettrica sarà nel piano industriale Marchionne ha risposto: "potrebbe".
IL FUV - Poi l'annuncio: il Suv di Ferrari arriverà nel 2020. Il nome? 'Fuv': vuole richiamare la 'F' di Ferrari ma per la verità è un po' difficile da pronunciare.
L'OCCUPAZIONE - Ma Fca centrerà l'obiettivo e la piena occupazione in Italia entro l'anno?, gli è stato chiesto. "Non lo so - risponde Marchionne - dobbiamo prima completare lo sviluppo di Alfa e Maserati. Se riuscissimo a riempire tutti gli stabilimenti con Alfa e Maserati, sarebbe la cosa più intelligente da fare, più di ogni altra".
NIENTE NOZZE IN VISTA - Fiat Chrysler Automobiles "sta decollando" e non ha alcuna intenzione di "aspettare che si verifichi il famigerato matrimonio", quello che il Ceo Sergio Marchionne tentò di realizzare nel 2015. Il top manager italo-canadese spiega: di quel matrimonio "non me ne frega e di certo non succederà mentre sono qui", al comando di un'azienda da cui intende uscire all'inizio del 2019. Ci sono tuttavia analisti Usa che credono che Fca si stia mettendo nelle condizioni per arrivare all'altare con qualcuno. Marchionne commenta con una metafora: "L'ultima volta che ho controllato non c'era nessun cibo, nessun tavolo preparato per alcun matrimonio. Abbiamo attraversato la fase di cercare un consolidamento. Quella fase è finita".
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