Sostenere i consumi per salvaguardare la qualità del Made in Italy

La ricetta di Federdistribuzione per contrastare gli effetti dell'inflazione

Carlo Alberto Buttarelli, direttore Ufficio Studi di Federdistribuzione (Ansa)

Carlo Alberto Buttarelli, direttore Ufficio Studi di Federdistribuzione (Ansa)

Milano, 7 marzo 2023 – In questo periodo congiunturale la distribuzione moderna evidenzia la necessità di supportare adeguatamente i consumi per tutelare anche il Made in Italy. L'appello viene lanciato da Federdistribuzione che da oltre sessant’anni, riunisce e rappresenta le aziende della Distribuzione Moderna, alimentare e non alimentare, che operano con reti di negozi fisici e attraverso i nuovi canali digitali.

Federdistribuzione

Le imprese associate a Federdistribuzione realizzano un giro d’affari di 74,5 miliardi di euro (di cui 10,7 miliardi di euro in franchising), con una quota pari al 53% del totale fatturato della Distribuzione Moderna; hanno una rete distributiva di oltre 17.400 punti vendita (di cui 7.600 in franchising), danno occupazione a più di 225.000 addetti e rappresentano il 32% del valore dei consumi commercializzabili. Federdistribuzione è operativa a livello locale, nazionale ed europeo con attività mirate a creare le migliori condizioni per favorire la crescita delle aziende e per contribuire allo sviluppo economico del Paese.

L'andamento dell'inflazione sui consumi

La considerazione di Federdistribuzione prendono spunto dai dati diffusi dall'Istituto Nazionale di Statistica relativi all'inflazione di questo periodo. I dati diffusi da Istat relativi ai prezzi al consumo del mese di febbraio evidenziano un’inflazione in rallentamento rispetto a quella del mese precedente: l’indice generale segna +9,2%, mentre il carrello della spesa registra un +13%. "Nonostante si inizino a rilevare i primi segnali di un rallentamento dell’aumento generalizzato dell’inflazione, per effetto del sostanziale calo dei costi dei beni energetici, permane un sentiment diffuso di incertezza sul piano economico e servirà ancora diverso tempo per attenuare gli effetti dell’aumento dei prezzi, che resta tra le preoccupazioni principali delle famiglie italiane", commenta Carlo Alberto Buttarelli, direttore Ufficio Studi e Relazioni con la Filiera di Federdistribuzione.

"Il potere d’acquisto è stato fortemente messo sotto pressione in questi ultimi mesi, e oggi continuiamo a registrare una contrazione dei consumi nel comparto del food, con un calo a volume tra i 4 e i 5 punti percentuali rispetto a un anno fa. È una situazione alla quale si deve porre la massima attenzione, con l’obiettivo di sostenere i consumi ed evitare impatti significativi sulle tante filiere agroalimentari di qualità ed eccellenza del Made in Italy. Nel corso dell’ultimo anno le aziende della Distribuzione Moderna hanno fatto uno sforzo economico significativo, assorbendo parte degli aumenti generalizzati sui beni di consumo, per attenuare l’impatto sui prezzi e tutelare il potere di acquisto degli italiani. Oggi da parte delle nostre aziende non ci sono le condizioni per assorbire nuovi incrementi dei prezzi, ci auguriamo che i chiari segnali di rallentamento sui costi dell’energia e delle materie prime di queste settimane portino anche il sistema industriale ad agire in questo senso e porre un freno alla spinta agli aumenti che ha caratterizzato il mercato in questi mesi".

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