Giovedì 18 Aprile 2024

Fca, dieselgate negli Usa: 104mila suv e pick-up nel mirino

Sono Jeep Grand Cherokee e Dodge Ram prodotti tra il 2014 e il 2016

Detroit, Obama visita lo stabilimento Crysler con Marchionne (Ansa)

Detroit, Obama visita lo stabilimento Crysler con Marchionne (Ansa)

Milano, 13 gennaio 2017 - UN SOFTWARE che altera i dati relativi alle emissioni inquinanti. In pratica quel che è successo con il cheating device utilizzato da Volkswagen per le sue vetture alimentate a gasolio. Nel mirino dell’Epa, l’Agenzia ambientale americana, ci sarebbe quindi il cosiddetto Engine management software (Ems) che, sempre secondo l’Epa, Fca avrebbe installato in 104mila veicoli prodotti tra il 2014 e il 2016 e distribuiti negli Usa. In particolare i modelli Jeep Grand Cherokee e Dodge Ram 1500 con motori a tre litri. L’Epa quindi chiede a Fca di dimostrare che il suo Ems non sia assimilabile al software incriminato che quasi un anno e mezzo fa incastrò Volkswagen.

Il software illegale avrebbe avuto, secondo l’Agenzia americana che sta lavorando al caso insieme con il California air resources board (Carb), che ha anch’esso emesso una notifica di violazione al gruppo guidato da Sergio Marchionne, «maggiori emissioni di ossidi d’azoto». Fca, secondo la nota dell’Epa «ha schivato le regole ed è stata scoperta».

NON RIVELARE un software che riguarda le emissioni del motore di un veicolo e quindi renderlo in grado di superare i test, ha spiegato Cynthia Giles, dell’ufficio per il controllo dell’applicazione delle misure di Epa, «è una grave violazione della legge, che può avere come esito un pericoloso inquinamento dell’aria che respiriamo». «Continuiamo a indagare sulla natura e l’impatto di questi dispositivi – ha aggiunto –. Tutte le case automobilistiche devono giocare con le stesse regole, e noi continueremo a ritenere responsabili le aziende che ottengono un vantaggio competitivo sleale e illegale».

IL CLEAN air act impone che i produttori di auto dimostrino all’Epa attraverso un processo di certificazione che i loro prodotti rispondano agli standard imposti per tenere sotto controllo l’inquinamento atmosferico. Come parte del processo di certificazione ai produttori è stato richiesto di rivelare «ogni software che possa alterare il modo in cui un veicolo emette inquinamento atmosferico». Fca, è l’accusa dell’Epa, non avrebbe ottemperato all’obbligo.

Nel caso di Fiat Chrysler non si parla di autovetture bensì di light truck (Suv e pick-up), la tipologia di veicoli che rappresenta il grosso del mercato Usa e delle vendite Fca con i marchi Dodge Ram mentre per il Cherokee si tratterebbe di meno esemplari (sempre venduti tra il 2014 e il 2016) perché su questo modello le versioni a gasolio (da tre litri) non sono mai state storicamente molto apprezzate negli Usa dove il diesel non è ben visto.

Del resto la macchina più venduta negli Usa non è un’auto ma un pick-up, il Ford F-150. Inoltre Fca non vende in America auto diesel ma solo light truck e Suv. Veicoli che devono rispettare normative sulle emissioni diverse da quelle delle auto vere e proprie. Normative molto stringenti che fanno parte della battaglia condotta dall’Epa (ma anche dai regolatori europei) contro i motori a gasolio con il dubbio che queste regole sempre più restrittive possano essere tecnicamente ed economicamente rispettate dalle case automobilistiche.

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro