Giovedì 18 Aprile 2024

Farmaci o rinnovabili nel futuro di Gkn

Due manifestazioni di interesse per rilevare lo stabilimento in dismissione a Campi Bisenzio

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di Barbara Berti

Nel futuro di Gkn macchinari per l’industria farmaceutica o per produrre componenti per energie rinnovabili. Sono queste le due principali direzioni su cui potrebbe ridisegnarsi il Ruolo della fabbrica di Campi Bisenzio dove, fino alla scorsa estate, si producevano semiassi per auto, in particolare per Fiat. Il fondo finanziario inglese Melrose, che ne detiene la proprietà, vuole dismettere il sito, tanto che dallo scorso 9 luglio la produzione è ferma e i lavoratori in presidio permanente. Dopo mesi di stallo, ieri l’advisor assoldato dalla proprietà, l’imprenditore Francesco Borgomeo, ha illustrato alle istituzioni locali e ai sindacati le quattro manifestazioni d’interesse. E due sarebbero le più promettenti per ridisegnare il futuro della fabbrica e salvare i 422 posti di lavoro. Nessun nome degli interessati per "non compromettere l’operazione", sostiene l’advisor ma tra coloro che si sono fatti avanti ci sarebbero un gruppo farmaceutico e un’impresa che punta sulle rinnovabili. Secondo quando illustrato da Borgomeo la trattativa può decollare in tempi brevi. L’advisor, infatti, ha tolto dal tavolo la tagliola dei licenziamenti: nonostante la volontà di Gkn Driveline Firenze di riaprire la procedura di licenziamento, con tanto di lettere già inviate agli operai, Borgomeo ha rassicurato tutti che la procedura "al momento è sospesa".

Adesso la vertenza si sposta al Mise: oggi alle 18 ci sarà un incontro, convocato dalla viceministra Alessandra Todde (in foto), al quale siederà anche la proprietà di Gkn. Sindacati e istituzioni locali chiederanno che il ministero, con Invitalia, si faccia garante di questa fase di costruzione di un progetto di reindustrializzaione che garantisca la continuità occupazionale.