Venerdì 19 Aprile 2024

Facebook e Instagram, la 'spunta blu' a pagamento: ecco quanto costerà

Meta segue Twitter e lancia un abbonamento per permettere agli utenti di 'verificare' la loro identità

Facebook e Instagram

Facebook e Instagram

San Francisco, 19 febbraio 2023 - Niente dura per sempre, nemmeno per Facebook e Instagram. Meta, l'azienda proprietaria dei due social network che avrebbero sovuto rimanere gratis 'per sempre', è pronta a lanciare un abbonamento a pagamento che permetterà agli utenti di 'verificare' la loro identità. Sarà quindi la cosiddetta spunta blu a diventare a pagamento. La decisione segue a stretto giro quella di Twitter: Mark Zuckerberg, insomma, si accoda a Elon Musk.

Quanto costa la spunta blu

È lo stesso amministratore delegato di Meta a dare l'annuncio sul suo profilo: per 11,99 dollari al mese - 14,99 se acquistato tramite l'app iOS - Meta Verified permetterà agli utenti di "autenticare il proprio account con un documento, avere una spunta blu, avere protezione extra contro i furti di identità e accesso rapido all'assistenza" ha scritto Zuckerberg.

Il debutto è previsto per questa settimana e i palcoscenici di prova saranno Australia e Nuova Zelanda. L'annuncio di Meta arriva dopo le difficoltà economiche che l'azienda della Silicon Valley si è trovata ad affrontare nell'ultimo periodo. A novembre avevano perso il posto 11 mila impiegati, il 13% del totale: il più grande licenziamento della storia della compagnia. Forse a Zuckerberg andrà meglio che a Musk che inizialmente aveva dovuto ritirare l'idea dopo che un'ondata di account falsi avevano spaventato gli inserzionisti e messo in dubbio il futuro del sito. L'ad di Twitter l'aveva poi rilanciata in sordina a dicembre. 

Le critiche 

Le polemiche erano state molte. Tra i vip più indispettiti dal dover pagare per avere i propri tweet verificati, c'era stato Stephen King: "Venti dollari al mese per la mia spunta blu? Si fottano, dovrebbero pagarmi loro", aveva cinguettato lo scrittore di best seller. "Dobbiamo pagare le bollette in qualche modo - aveva replicato Musk -. Twitter non può fare affidamento esclusivamente sulla pubblicità. Che ne dite di 8 dollari?". Proprio la cifra che adesso si paga sul social dell'uccellino. La mossa dell'azienda aveva irritato anche la deputata dei Democratici Alexandria Ocasio-Cortez: è divertente, aveva scritto, "che un miliardario stia seriamente cercando di vendere alla gente l'idea che la 'libertà di parolà sia in realtà un abbonamento da otto dollari al mese", aveva detto AOC. Pronta la risposta di Musk: "Apprezzo il feedback, fanno otto dollari". E adesso, sull'account Facebook di Zuckerberg, c'è chi scherza su questo: "Quando è troppo è troppo! Vado su Twitter, dove la spunta blu costa solo 8 dollari al mese", ha commentato il popolare illustratore Rob DenBleyker.

 

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