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FRANCESCO PANDOLFI
Economia

Bionda, rossa o ambrata, cresce l'export delle birre prodotte in Italia

Secondo i dati di Assobirra nel Regno Unito l'esportazione dei nostri prodotti raggiunge il 46,9%

Due boccali di birra
Due boccali di birra

Roma, 31 marzo 2023 - Bionda, rossa, scura, ambrata. Di birre ce ne sono per tutti i gusti e tutti i palati e soprattutto in questi ultimi anni i consumatori sono diventati sempre più esigenti e a caccia di birre ricercate e particolari. Nel nostro paese il suo consumo è in crescita, ma non solo, anche l'esportazione delle birre prodotte in Italia fa registrare il segno positivo, a dimostrazione che i nostri marchi storici sanno farsi apprezzare oltre confine anche in questo campo.

I numeri in Italia

Secondo i dati forniti da Assobirra, l'Associazione dei birrai e dei maltatori, dopo un rallentamento dovuto al periodo pandemico, il comparto birrario italiano sta tornando a crescere con risultati positivi sul fronte della produzione, dei consumi e dell’export, che si riavvicinano e in alcuni casi superano i livelli del 2019. Nel 2021, infatti, la produzione di birra in Italia ha toccato quota 17,6 milioni di ettolitri, superando i livelli raggiunti nel 2019, quando si arrivò a 17,3 milioni di ettolitri, e del 2020, che anche a causa della pandemia si è fermata a 15,8 milioni di ettolitri. Crescono i consumi, anche se non ai livelli del 2019, che toccano quota 20,8 milioni di ettolitri, ma superiori a quanto registrato nel 2020 quando si consumarono 18,9 milioni di ettolitri di birra.

L'export della birra italiana

Anche l’export ha ripreso quota, con volumi pari a 3,8 milioni di ettolitri, superiori a quelli del 2019 (3,5 milioni) e del 2020 (3,3 milioni), a conferma del gradimento della birra Made in Italy in paesi a forte tradizione birraria, come il Regno Unito che accoglie il 46,9% delle birre esportate, gli Stati Uniti (8,6%) e l’Australia (6,4%), un attestato al merito per i livelli di eccellenza raggiunti dalla produzione nostrana. Contestualmente a questa crescita dell'export si segnala, invece, un calo dell’import rispetto al periodo pre-pandemico, con 7 milioni di ettolitri nel 2021 contro i 7,4 milioni del 2019.

Le birre italiane più conosciute all'estero

Tra le birre più conosciute all'estero ci sono quelle a marchio Peroni, parte del gruppo multinazionale giapponese Asahi Breweries. La Peroni Nastro Azzurro, è considerata la birra più venduta al mondo, in quanto presente in tutti i continenti e in oltre 70 paesi, così come la Peroni che con il suo look classico è apprezzata anche oltre i confini nazionali. Non è da meno la birra Moretti, marchio del gruppo Heineken, o la birra Poretti, del gruppo Carlsberg. Menzione anche per la Menabrea, nata nel 1846 ed entrata nel gruppo Forst nel 1991.