
La Bce accelera sull’euro digitale: nell’ipotesi di un processo legislativo "veloce" la moneta europea digitale di banca centrale potrebbe arrivare...
La Bce accelera sull’euro digitale: nell’ipotesi di un processo legislativo "veloce" la moneta europea digitale di banca centrale potrebbe arrivare a metà 2028, rivoluzionando il sistema dei pagamenti. E in Italia un ruolo può giocarlo Poste Italiane (in foto l’ad Matteo Del Fante), grazie alla sua rete capillare in grado di rispondere all’esigenza di Francoforte di avere una distribuzione il più possibile inclusiva, che non lasci indietro gli anziani meno digitalizzati. Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo che coordina il progetto dell’euro digitale, spiega l’urgenza crescente di fronte a un sistema europeo dei pagamenti frammentato in decine di piattaforme come Bancomat, che non parlano fra loro e non consentono pagamenti online o fra i diversi Paesi dell’Unione.
Il progetto dell’euro digitale – equivalente alle banconote perché è un attivo dei cittadini direttamente nei confronti della banca centrale – "sta procedendo rapidamente ed è nei tempi", ha spiegato Cipollone. Per passare all’operatività "abbiamo bisogno di una decisione a livello politico che approvi il regolamento". Se ciò avvenisse a inizio 2026, "per metà 2028 potremmo cominciare ad avere le prime transazioni". Per fare in modo che tutti i cittadini, anche gli anziani che hanno minor confidenza con le nuove tecnologie, possano avere accesso all’euro digitale, la soluzione in Italia "potrebbe essere Poste", che con PostePay già partecipa all’attuale fase di sparimentazione.
Red. Cro.