Estate 2022, quanto costerà ad una famiglia andare in spiaggia?

Previsti rincari fino al 13%. Il costo medio per una giornata al mare? 97 euro a famiglia

Dopo il primo assaggio di estate le spiagge possono attendere. In attesa che il meteo al nord torni a regalare giornate di sereno, gli italiani iniziano a fare i conti con gli annunciati rincari. Se a dettare i rincari l'anno scorso erano stati i maggiori costi per i gestori legati a distanziamento e sanificazione delle postazioni, quest'anno ci si mettono (pure) gli aumenti energetici. Ma tant'è. Non c'è estate senza caro-ombrellone, che sia la pandemia o la guerra a farlo galoppare. Agli italiani non resta che mettersi a fare i conti e "limare" la durata delle vacanze. Il primo effetto dei rincari, secondo le associazioni dei consumatori, sarà infatti la contrazione delle giornate al mare. Ma quale è il costo medio per una famiglia che vuol trascorrere una giornata in spiaggia?

Uno stabilimento balneare sulla riviera romagnola
Uno stabilimento balneare sulla riviera romagnola

 

Stangata sulle vacanze: rincari dal 4% al 13%

Secondo al consueto monitoraggio sui prezzi dei servizi balneari realizzato dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge che nel 2022 i costi registrano aumenti medi tra il 4% e il 5%, ma con picchi che possono anche arrivare al 12-13%. Insomma per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend, in uno stabilimento medio, si spendono tra i 25 e i 30 euro al giorno, importo che sale a 100 euro nelle strutture di più elevato livello. Per l'abbonamento mensile le tariffe variano tra i 500 e i 700 euro, mentre per quello stagionale il prezzo oscilla tra i 1.500 e i 2.200 euro, a seconda delle zone d'Italia e delle strutture.  

Costo medio per una giornata al mare: 97 euro a famiglia

Ma costerà di più anche consumare cibi e bevande presso i lidi, con rincari medi del +10% sul 2021 che si abbatteranno non solo sui menu dei ristoranti in spiaggia ma anche su acqua minerale, succhi di frutta, birre, gelati. Nemmeno il caffè sarà esentato dagli aumenti. A tali voci di spesa si aggiunge il caro-carburanti: la benzina costa infatti oggi il 14% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e addirittura +26,5% il gasolio. Considerati i trasporti, l'affitto di 1 ombrellone e 2 lettini, le consumazioni (panini, acqua, gelati, caffè) e il parcheggio, una famiglia spende quest'anno mediamente 97 euro per una giornata al mare, con un aggravio del +12% sul 2021.

La soluzione? "Vacanze mordi e fuggi"

La ristrettezza dei bilanci familiari spinge i cittadini ad optare per fruizioni più brevi e meno onerose di tali servizi: sempre meno scelgono abbonamenti mensili o stagionali (i cui prezzi infatti scendono rispettivamente del -2% e del -5%). Tra i nuovi servizi crescono i costi per la tenda e il gazebo. Secondo Federconsumatori tutti questi fattori incideranno sulle scelte in tema di vacanze degli italiani, i cui bilanci sono già duramente messi alla prova dai forti rincari (soprattutto nell'ambito energetico e alimentare), costringendoli a rinunce, oppure a vacanze 'mordi e fuggi' ed opzioni low cost. "Un aumento a nostro avviso del tutto ingiustificato - afferma Michele Carrus, presidente di Federconsumatori - è vero che anche i gestori dovranno sostenere maggiori costi determinati dalla forte spinta inflattiva sostenuta dall'aumento dei prezzi dell'energia, ma è altrettanto vero che, quella alle porte, sarà una stagione balneare segnata da minori restrizioni e misure di contenimento, che consentirà ai gestori di avere più clientela e di tornare a pieno regime, rispettando alcune regole. I gestori degli stabilimenti possono infatti attenersi alle nuove linee guida per la ripresa delle attività economiche, secondo le quali indossare la mascherina e il possesso del green pass non saranno più vincolanti ai fini dell'accesso agli stabilimenti".

Addio distanziamento, ma Emilia e Molise scelgono misure più restrittive

Il distanziamento tra gli ombrelloni sarà tale da garantire una superficie di almeno 7,5 m² e non più di 10 m², fatta eccezione per alcune regioni come l'Emilia-Romagna e il Molise che hanno scelto misure più restrittive rispetto al resto d'Italia. Anche sedie a sdraio e lettini nei settori senza ombrelloni si avvicinano: il metro di distanza a cui ci eravamo abituati non dovrà più essere garantito. Rimane, invece, per i gestori degli stabilimenti l'obbligo di disinfettare le postazioni a ogni cambio di clienti.