Giovedì 18 Aprile 2024

Esselunga continua a crescere "A Genova vinta un’altra sfida" Quei sei anni di battaglie legali

Inaugurato lo store di San Benigno, 117 assunzioni e un impianto fotovoltaico per l’energia. I progetti frenati dai ricorsi: "La concorrenza ingolfa i tribunali". Tre lustri per aprire un market.

Esselunga continua a crescere  "A Genova vinta un’altra sfida"  Quei sei anni di battaglie legali

Esselunga continua a crescere "A Genova vinta un’altra sfida" Quei sei anni di battaglie legali

di Sandro Neri

C’è un detto che in Esselunga, loro malgrado, hanno dovuto imparare a memoria: "Ogni traguardo superato è l’inizio di una nuova gara". Quella che ieri ha portato all’apertura del nuovo store di Genova, il secondo nel capoluogo ligure, è durata sei anni. Tanto. Ma pochissimo rispetto a quella che ha preceduto l’inaugurazione del precedente supermercato sotto la Lanterna: 36 anni. L’Italia delle lungaggini burocratiche e, soprattutto, dei ricorsi, impegna il colosso della grande distribuzione ancora di più delle strategie contro l’inflazione e per contenere, più in generale, le ricadute del carovita e della crisi energetica.

L’ultima guerra a suon di carte bollate si è tenuta a Genova, ma non ha risparmiato altre città del centro-nord: Livorno, Lodi, Torino, secondo un copione che si ripete sempre uguale. Alberto Gaudio, General Counsel: "C’è chi fa concorrenza nelle aule di giustizia anziché sugli scaffali del supermercato". E non è l’unica faccia del problema: "Quando si parla di Esselunga entra spesso in gioco il pregiudizio politico", denuncia Francesco Moncada di Paternò, consigliere di amministrazione con deleghe allo sviluppo dell’azienda fondata da Bernardo Caprotti. "Quando, come successo con il governatore della Liguria Giovanni Toti e con il sindaco di Genova Marco Bucci, si ha la volontà politica e quella del fare, i progetti si possono realizzare in tempi anche più snelli". A Genova una battaglia di ricorsi durata un lustro intero si è conclusa con l’inaugurazione di un superstore a San Benigno che è il 186° negozio del Gruppo e una realtà da 153 dipendenti (117 neoassunti sul territorio di Genova e provincia, tutti formati alla scuola dei mestieri Esselunga) che ha permesso di realizzare aree verdi sia pubbliche che private per oltre 1.000 metri quadrati, con la piantumazione di alberi e arbusti, e un impianto fotovoltaico per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Dopo cinque anni di battaglie legali, due sentenze del Consiglio di Stato hanno sbloccato la situazione. "Creiamo lavoro, servizi e infrastrutture per i quartieri dove apriamo i nostri negozi, eppure siamo costantemente costretti a difenderci – continua Gaudio – Noi non contrastiamo mai i nostri concorrenti se non sul piano dei prezzi e delle offerte alla clientela. In compenso, ogniqualvolta chiediamo un’autorizzazione, ci vediamo contrastati secondo un copione che ormai conosciamo a memoria: i concorrenti chiedono all’ente locale l’accesso agli atti e presentano ricorso al Tar. Il risultato è che si ingolfano le aule di giustizia, si spendono nelle cause risorse che si potrebbero investire per creare lavoro e in più si rallentano progetti che hanno anche ricadute positive sul territorio".

I numeri parlano da soli: in Germania un supermercato si apre mediamente in 18 mesi; in Spagna in 23. In Italia la media è di 14 anni. A Marino, nel Lazio, un caso diventato emblematico: il vecchio palazzo del ghiaccio, rilevato dal Gruppo 15 anni fa per essere trasformato in supermercato, è finito nelle paludi della burocrazia e giace nel degrado e in totale abbandono.

Per Roberto Selva, chief marketing & customer officer di Esselunga, qualcosa di difficile da accettare: "Siamo sempre attenti al territorio – spiega – Ne intercettiamo le esigenze di natura culturale, artistica, sociale. Molte le iniziative promosse per il territorio e le comunità anche grazie al catalogo Fìdaty. Durante il Covid abbiamo donato più di tre milioni di euro; fondi sono stati raccolti per l’Ucraina per un valore di oltre 2,6 milioni; altre iniziative hanno riguardato il terremoto in Turchia, l’Unicef e, grazie al programma Amici di scuola, ad oggi abbiamo destinato oltre 100 milioni di euro in materiale didattico alle scuole italiane". Sta per partire, inoltre, la raccolta fondi per la popolazione colpita dall’alluvione in Emilia-Romagna: ogni 500 punti fìdaty che i clienti decideranno di destinare alla causa Esselunga donerà a Emergency 10 euro.

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