Riflettori accesi sul complesso universo sottomarino. È stato questo il tema conduttore della quattordicesima edizione del Trans-Regional Seapower Symposium (T-RSS). Il forum marittimo internazionale si è svolto ieri all’Arsenale della Marina Militare di Venezia e ha visto la partecipazione di partner e organizzazioni internazionali, mondo accademico, realtà industriali, culturali e rappresentanti dei diversi cluster marittimi, accomunati dall’attenzione per un dialogo trasversale sui temi de Mare – si è svolto ieri all’Arsenale della Marina Militare di Venezia.
L’esplorazione dei fondali marini è oggi una necessità, considerato che le acque coprono circa il 70% della superficie del pianeta e che la dimensione sottomarina ospita infrastrutture e risorse energetiche strategiche. Oggi infatti a viaggiare nei fondali marini non sono solo i dati internet, ma anche l’energia elettrica e gran parte dell’approvvigionamento di idrocarburi.
Il Simposio di Venezia 2024 mira a sottolineare l’importanza che gli attori globali attribuiscono a questo ambiente e a stimolare alcuni approfondimenti sulle opportunità e sfide che sorgeranno a causa dell’intensa esplorazione del mondo sottomarino. Non poteva mancare anche un focus sullo stato dell’arte della tecnologia, quanto mai necessaria a tutelare la sicurezza in ambienti complessi. Tra i partecipanti anche Leonardo, le cui tecnologie digitali avanzate, frutto di continui sviluppi, rappresentano uno strumento unico per affrontare le sfide e i potenziali rischi dell’ambiente subacqueo, la cui crescente importanza ha implicazioni in contesti militari, economici e ambientali.
"Leonardo – spiegano dall’azienda – con le sue competenze multi-domino può contribuire a generare, in stretto rapporto con le Istituzioni governative, benefici importanti sia nel campo civile che della difesa e sicurezza; il tutto coinvolgendo le Pmi e ampliando il bacino di competenze STEM, quanto mai necessarie alla creazione di un ecosistema nazionale sempre più competitivo".
Una ricerca dell’Università Bocconi, commissionata dalla Marina Militare italiana, ha recentemente sottolineato la necessità di investire (si parla di oltre 40 miliardi di euro entro il 2037) per rafforzare la difesa e la sicurezza marittima europea, settore capace di promuovere al contempo economie di scala, con significativi ritorni anche in termini occupazionali.
La protezione delle infrastrutture subacquee è fondamentale a livello globale e soprattutto per un Paese come l’Italia, che ha oltre 8mila chilometri di coste e un sistema di approvvigionamento energetico che passa in buona parte da condotte sottomarine (Tap, Trans Med, Green Stream). Per tutelare il Paese da minacce provenienti dal dominio underwater è utile pertanto, disporre di tecnologie all’avanguardia che permettano la scoperta, il tracciamento e la classifica delle potenziali minacce e di sistemi per neutralizzarle.
Da sempre partner strategico della Marina Militare italiana e punto di riferimento per molte forze navali nel mondo – sono oltre mille le navi di 70 Marine equipaggiate con i sistemi dell’azienda –, Leonardo mette in campo le sue tecnologie basate su Intelligenza Artificiale, automazione, elaborazione dei dati e gestione delle informazioni, per rispondere alla necessità di garantire adeguate capacità di sorveglianza e controllo degli spazi di superficie e subacquei. Le Forze Navali stanno vivendo una trasformazione digitale a cui Leonardo risponde con tecnologie innovative, come l’Intelligenza Artificiale, l’automazione, l’elaborazione dei dati e la gestione delle informazioni.