ErreBi Cablaggi, un sogno nato nel garage «È il momento giusto per crescere all’estero»

La scommessa, vinta, di Letizia Balò e Alessandro Rossetti

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Una piccola impresa artigiana, ma che investe in tecnologia, forse più di qualche grande azienda. La fiorentina ErreBi Cablaggi è nata nel 1998. A fondarla una giovanissima e determinata Letizia Balò, che, dopo aver lavorato nel settore come dipendente di un’azienda oggi sua concorrente, ha deciso di licenziarsi e mettersi in proprio. I primi cablaggi da lavoratrice autonoma li ha realizzati nel garage sotto casa, come i grandi geni creativi americani, ed un anno dopo arriva da lei Alessandro Rossetti. È un ragazzo che ha smesso di studiare, ma con una grande passione per la tecnologia. È così che nasce il loro legame, professionale e affettivo (sono sposati, con una figlia diciottenne), che li porta a investire tempo e risorse in quello che è diventato un gioiello di tecnologia.

Una perla rara per un settore, quello della meccanica, in cui le piccole imprese sono spesso arretrate. «Abbiamo imparato sbagliando. Abbiamo avuto, fin da subito, le idee chiare su dove volevamo andare, su cosa volevamo fare, ma – spiegano i due titolari – non sapevamo come arrivarci. Lo abbiamo scoperto strada facendo, appoggiandoci anche ad aziende esterne». All’inizio sono loro, in prima persona, che, su un furgoncino, vanno a caccia di clienti nelle zone fiorentine. Oggi, invece, sono i clienti a cercare la ErreBi Cablaggi. Passo dopo passo, Letizia e Alessandro hanno strutturato la loro azienda, hanno investito in macchinari di ultima generazione e i loro prodotti, grazie all’ecommerce, arrivano in tutto il mondo. «In Italia ci conoscono, non dobbiamo più andare a cercare clienti. La nostra sfida – sottolineano – è implementare l’export. Lavoriamo molto con Germania, Francia, Spagna, un po’ con la Svezia, ma vogliamo fare molto di più».

A due anni dalla nascita, nel 2000, dal garage di casa la sede dell’azienda si trasferisce in un capannone un po’ più grande, in località Faella. In solo un anno e mezzo da tre persone l’impresa passa ad avere una decina di dipendenti. Nel 2008 il trasferimento a Reggello, in provincia di Firenze, nell’attuale sede. Allora ErreBi Cablaggi aveva un solo locale, da 400 metri quadrati, oggi quattro locali, per un totale di 1.500 metri quadrati coperti. Una fase molto importante per l’impresa è proprio quella del 2008. Ad un passo dalla crisi economica che ha colpito il sistema Italia, Alessandro e Letizia hanno un’intuizione, che li porta a superare, indenni, i momenti più bui: puntare sul web. Così nasce il loro sito istituzionale, iniziano a vendere i loro prodotti (cablaggi per automotive, aerospaziale, caravan, tagliaerbe, e tanto altro ancora) prima tramite Marketplace, in particolare Ebay, poi attraverso una piattaforma ecommerce che fanno realizzare ad hoc per loro.

«L’obiettivo – spiegano – era farci conoscere ed attrarre clienti». Ci sono riusciti. Oggi sul web il loro giro d’affari è di 300mila euro l’anno e la loro sfida è crescere ancora. Anche perché sono in grado di farlo, sfruttando anche le risorse che arrivano dai fondi europei. Sono arrivati terzi al bando della Regione Toscana per gli investimenti 4.0, ne hanno vinto un altro per l’internazionalizzazione. Nell’ultimo anno hanno fatto investimenti per 700mila euro e hanno incaricato un’azienda di realizzare un gestionale che si è rivelato rivoluzionario. «Ci abbiamo pensato giorno e notte, per due anni, ed altrettanti, quasi, ci sono voluti, perché l’azienda alla quale ci siamo affidati realizzasse un software tutto nostro, in grado di gestire contemporaneamente 2mila ordini». «Stiamo ancora mettendo a punto i dettagli, ma questo software – raccontano Letizia e Alessandro – ci consente la gestione informatizzata della produzione. Gestisce tutte le fasi della commessa, il responsabile di produzione può monitorare in tempo reale a che punto è la lavorazione, qual è l’operaio che se ne sta occupando, quando sarà pronto il prodotto. Tutte le informazioni appaiono sui tablet che ogni dipendente ha nella sua postazione, anche le comunicazioni interne arrivano lì».

Il tablet dà indicazioni su quanti cavi e di quali colori utilizzare per un determinato prodotto, quante commesse devono essere evase, e così via. Ciò semplifica anche le operazioni più complesse, quelle ad esempio legate alla produzione di cavi per caravan. «Senza il software gestionale una commessa che arriva dal settore dei caravan – fa presente Alessandro – era pronta in due settimane, oggi in tre giorni». Una vera rivoluzione, in un’azienda medio-piccola: una trentina di dipendenti, più un’altra quarantina di collaboratori esterni, un fatturato di 3 milioni di euro per circa 4mila ordini l’anno. Entro il prossimo biennio, la ErreBi Cablaggi, che ha già diversificato la sua produzione, iniziando a costruire anche quadri elettrici, conta di raddoppiare il giro d’affari, fornendo al cliente un servizio di produzione, dalla progettazione alla realizzazione, ‘chiavi in mano’.

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