Giovedì 18 Aprile 2024

Ernst & Young investe sui giovani «Formiamo leader dinamici e innovativi capaci di creare valore ai nostri clienti»

MILANO

LE BELLE notizie meritano sempre di essere raccontate e diffuse. E questa, che riguarda l’occupazione e la creazione di molti nuovi posti di lavoro, in tempi come i nostri in cui le prospettive professionali, sono fonte di grande preoccupazione per tutti e specie per i giovani italiani, bella lo è di certo. La buona nuova che raccontiamo, allora, arriva da Ernst & Young, il leader mondiale dei servizi di consulenza aziendale, revisione e organizzazione contabile, che ha appena annunciato di aver inserito nel proprio organico del nostro Paese nel corso dell’ultimo anno ben 1.250 persone tra cui oltre 420 giovani in stage, circa l’80 percento dei quali è stato poi effettivamente assunto.

«NUMERI che confermano – ha commentato con soddisfazione la società – il forte investimento sui giovani professionisti da parte di EY, segnalato anche dalla certificazione ‘Top Employers’ conseguita, unica tra le Big4, per il decimo anno consecutivo». Per chi non lo sapesse, il Top Employers Institute, che rilascia quell’ambito attestato, è l’ente che certifica a livello globale le aziende che raggiungono i più alti standard nell’ambito delle risorse umane. Non solo. Sempre a proposito di riconoscimenti, EY è stata anche nominata per il quarto anno consecutivo a livello globale da ‘Great Place To Work e ‘Fortune’ uno dei migliori luoghi di lavoro al mondo in cui lavorare ed è stata indicata da ‘Universum’ come il datore di lavoro più attrattivo nell’ambito dei servizi professionali.

RICORDIAMO che sono circa 6mila i dipendenti italiani di EY mentre nel mondo superano i 270mila. Ma i numeri positivi non si esauriscono qui, perché EY ha reso noto anche il suo impegno per incentivare la presenza femminile e favorire l’occupazione delle donne: dalla fine del 2018 ad oggi, infatti, la percentuale delle giovani assunte nella società è passata dal 30 al 46 percento: un risultato riconosciuto anche dalla Repubblica degli Stagisti con l’Awards Speciale Women in Stem.

Se consideriamo poi che dei 733 nuovi partner nominati nel mondo il 30 percento sono appunto donne, il quadro è completo: «Un altro dato che non fa che confermare l’impegno della nostra organizzazione a sostegno dei talenti, indipendentemente dal loro genere», chiosa la società. Per concludere questa infilata di numeri positivi, EY nell’ultimo anno ha anche dato il benvenuto a 19 nuovi partner in Italia, dando seguito al suo piano di sviluppo e rafforzamento nei principali mercati verticali italiani. Si tratta di Antonio Altieri Pignalosa e Giuseppe Giovinazzi (Assurance); Cinzia Quartararo e Francesco Serricchio (TAS); Daniele Caneva, Oriana Granato, Cristiano Margheri e Luisa Claudia Savio (Tax); Andrea Dossena, Antonio Irione, Stefano Matalucci, Rodolfo Mecozzi, Andrea Maria Ezio Musazzi, Giovanni Notarnicola, Giovanni Passalacqua, Riccardo Passerini, Irene Pipola, Giuseppe Santonato e Stefano Venchi (Advisory).

«LE NUOVE nomine a partner – spiega Donato Iacovone, ad di EY in Italia e managing partner dell’area mediterranea – testimoniano gli straordinari traguardi raggiunti dalle nostre persone e riconoscono l’impegno di EY nel formare leader dinamici, competenti, innovativi, capaci di creare valore per i nostri clienti e per il mercato e di contribuire a un mondo del lavoro migliore. Investiamo fortemente sui giovani – conclude Iacovone – oltre che sullo sviluppo di nuove competenze: nell’ultimo anno abbiamo erogato alle nostre persone 146mila ore di formazione».

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