Eni punta sul fotovoltaico: parco in Algeria con Sonatrach

Posata la prima pietra del Solar Lab, impianto da 10 megawatt. L’ad Descalzi: avanti con uno sforzo congiunto per la decarbonizzazione

L’ad di Eni, Claudio Descalzi, la presidente Lucia Calvosa con Toufik Hekkar, ad Sonatrach

L’ad di Eni, Claudio Descalzi, la presidente Lucia Calvosa con Toufik Hekkar, ad Sonatrach

MILANO, 18 novembre 2022 - Dal petrolio al solare. Eni e Sonatrach hanno inaugurato ieri il Solar Lab e posato la prima pietra di un impianto fotovoltaico da 10 megawatt a Bir Rebaa, nel Bacino del Berkine, quasi al confine con la Tunisia, che raddoppierà la potenza dell’impianto solare già installato in loco per alimentare le attività di estrazione nel bacino del Berkine. Il nuovo parco algerino di Eni e Sonatrach nasce a est di Hassi Messaoud, il più grande polo petrolifero dell’Algeria. Questo secondo impianto sarà seguito da un terzo impianto fotovoltaico presso il complesso produttivo sempre nel bacino del Berkine, il cui cantiere sarà avviato nel 2023. Il Solar Lab, invece, dispone di diverse tipologie di pannelli fotovoltaici, che verranno testati nelle condizioni estreme di irraggiamento dell’Algeria meridionale per identificare le tecnologie più efficienti.

Come ha ricordato l’amministratore delegato dell’Eni, Claudio Descalzi, in margine all’inaugurazione, "l’Algeria e l’Italia sono partner fidati da decenni e continueranno a lavorare insieme per una transizione energetica giusta, sostenibile e pragmatica". In questa zona il Cane a sei zampe ha appena avviato a tempo di record la produzione del giacimento petrolifero di Zemlet el Arbi, ad appena otto mesi dalla scoperta, avvenuta in marzo e sta attualmente producendo 10.000 barili al giorno. Lo sviluppo accelerato di questi giacimenti contribuirà al raggiungimento di una produzione netta di Eni in Algeria di oltre 120.000 barili al giorno di petrolio nel 2023, rafforzando il ruolo della società come principale compagnia energetica internazionale nel Paese, dove è presente dal 1981.

Più a sud, l’Eni ha cominciato da poco a produrre 1 milione di metri cubi di gas al giorno, in cooperazione con Sonatrach, e si prevede un raddoppio a 2 milioni di metri cubi. A settembre, in Cane a sei zampe ha raggiunto un accordo per l’acquisizione delle attività di BP in Algeria, tra cui In Amenas e In Salah, i più importanti campi di produzione di gas operati da compagnie internazionali nel Paese. "La decarbonizzazione delle attività tradizionali è un pilastro della strategia net-zero di Eni e oggi celebriamo il forte allineamento tra Eni e Sonatrach verso la neutralità carbonica", ha sostenuto Descalzi durante la cerimonia, a cui ha partecipato anche il numero uno di Sonatrach, Toufik Hekkar. "Questa visione condivisa – ha aggiunto Descalzi – è anche alla base dello sforzo congiunto per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti all’Italia e all’Europa, facendo leva sulle risorse di gas algerine".

 

 

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