Venerdì 20 Giugno 2025
BRUNO MIRANTE
Economia

Energia, addio al mercato tutelato. Ma la transizione durerà tre anni

Entro il 30 giugno gli indecisi trasferiti al nuovo sistema. La novità non tocca i vulnerabili, tra cui gli over 75

Energia, addio al mercato tutelato. Ma la transizione durerà tre anni

Roma, 23 giugno 2024 – Finisce l’era del mercato tutelato. Da luglio cambiano le regole e il conto alla rovescia riguarda in particolare gli utenti "non vulnerabili" che non hanno ancora scelto un operatore a cui affidarsi nel mercato libero dell’energia elettrica. Ma non ci sarà nessuno stop alle forniture di energia elettrica con la fine del mercato tutelato.

Bollette luce
Bollette luce

LA TRANSIZIONE

Entro il 30 giugno i consumatori "indecisi" verranno trasferiti al servizio a tutele graduali e verranno contattati da un nuovo fornitore, che comunicherà loro le nuove condizioni di servizio, incluse quelle economiche.

Una fase di transizione, che durerà poco meno di tre anni, dal 1 luglio 2024 al 31 marzo 2027, durante la quale ogni cliente verrà assegnato al venditore selezionato dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) a secondo dell’area in cui si trova. Sempre entro questa data, anche chi ha ora un contratto di libero mercato potrà chiedere di ritornare al mercato tutelato per poi passare, automaticamente, a quello a tutele graduali.

I CLIENTI VULNERABILI

Nulla cambia, invece, per i clienti vulnerabili, tra cui gli over 75, coloro che usano apparecchi elettromedicali o abitano su isole non interconnesse, che continueranno ad essere serviti nel servizio di maggior tutela anche dopo il 1 luglio 2024.

COSA CAMBIA

Il servizio a tutele graduali "presenta vantaggi sia economici, sia contrattuali", ha spiegato il presidente dell’associazione Consumerismo Luigi Gabriele. Per gli utenti che rientrano in questo servizio "è stato calcolato un risparmio in termini di denaro di 130 euro all’anno. - aggiunge Gabriele - Inoltre, nel servizio a tutele graduali il contratto è determinato dalle condizioni date dall’autorità, qui nessuno può rifiutarsi di rifornirmi, al contrario del mercato libero". Tuttavia la campagna informativa fin qui condotta secondo Assoutenti "si conferma un flop, e a dirlo sono i numeri forniti nei giorni scorsi da Arera alle associazioni dei consumatori".

IL PARADOSSO

Secondo Arera, infatti, a maggio 2024 solo 13.823 utenti abbiano abbandonato il mercato libero per rientrare nel mercato tutelato (7.752 ad aprile, 5.239 a marzo). "Ma il vero paradosso - denuncia Assoutenti - è che ciò accade nonostante il mercato libero sia chiaramente meno conveniente rispetto al tutelato. Sempre i dati forniti da Arera certificano che a marzo 2024 la media delle offerte sul mercato libero effettivamente scelte dai consumatori presentava una tariffa pari a 0,33 euro al kWh per i contratti a presso fisso e 0,32 euro/kWh per quelli a prezzo variabile, contro 0,22 euro/kWh del mercato tutelato.

I CONTI NELLA BOLLETTA

Tradotto in soldoni, la bolletta media della luce per una famiglia del mercato libero con consumi pari a 2.700 kWh annui si attesta a 891 euro all’anno in caso di prezzo fisso e 864 euro per il prezzo variabile, contro una media di 594 euro annui sul mercato tutelato.

Le tariffe sul mercato libero risultano così più care in media del 47,7% rispetto a quelle in vigore sulla maggior tutela, con una maggiore spesa che per i contratti a prezzo fisso sfiora in media 297 euro in più all’anno".