Giovedì 18 Aprile 2024

Enel, Scaroni nuovo presidente In assemblea vince la lista del Mef

Nel cda entrano sei componenti indicati dal Tesoro e tre da Assogestioni, Covalis resta fuori. Cattaneo ad .

Enel, Scaroni nuovo presidente  In assemblea vince la lista del Mef

Enel, Scaroni nuovo presidente In assemblea vince la lista del Mef

di Alessandro Farruggia

Come era prevedibile, vince il governo: Paolo Scaroni, ex ad di Enel, e poi per 9 anni di Eni – contro la cui nomina si erano mossi alcuni fondi ed era trapelato un malumore da parte del Dipartimento di stato americano per la vecchia amicizia con la Russia – sarà il nuovo presidente Enel. "Non é la stagione dei gufi – ha commentato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, subito dopo il voto – E’ stato raggiunto un ottimo risultato, migliore rispetto a tre anni fa, non semplice e scontato, che premia la correttezza e non la scorrettezza. Auguro buon lavoro ai nuovi vertici e a tutti i consiglieri".

In un cda durato poco meno di tre ore non ci sono stati sussulti. La lista presentata dal Mef (che detiene il 23,58% delle azioni) aveva Paolo Scaroni presidente e Flavio Cattaneo come ceo e ha ricevuto il 49,1089% dei voti dell’assemblea; quella di Assogestioni il 43,4972%, mentre quella di Covalis – con l’indicazione alla presidenza di Marco Mazzucchelli – si è fernata 6,9448%. Il Mef così ha eletto 6 candidati, Assogestioni i restanti 3, nessuno Covalis. Covalis e i fondi ribelli hanno indicativamente mancato di poco più di mezzo punto la soglia con la quale avrebbe eletto un proprio candidato in cda, quel Marco Mazzucchelli che candidavano a presidente.

Nel nuovo cda di Enel figurano ora Paolo Scaroni – eletto presidente con i 97,24% dei voti – Flavio Cattaneo, che sarà nominato amministratore delegato nel corso del prossimo cda, Alessandro Zehenter, Johanna Arbib, Fiammetta Salmoni, Olga Cuccurullo che erano nella lista del Mef. Nel nuovo board dell’Enel figurano anche Dario Frigerio, Alessandra Stabilini e Mario Corsi che figuravano nella lista Sgr.

Dopo tre mandati da amministratore delegato e 23 anni nel gruppo, Francesco Starace lascia il colosso energetico che ha internazionalizzato e trasformato il leader mondiale dele rinnovabili. "Ho dato molto al gruppo e molto mi ha dato e mi ha insegnato – ha sottolineato Starace parlando agli azionisti – La transizione rappresenta una delle sfide più importanti del nostro tempo. Noi siamo stati all’inizio lungimiranti e anche giudicati un po’ visionari. Ci abbiamo creduto molto. Abbiamo pensato che questo cambiamento avrebbe avuto la sua ragione di essere e l’ha avuta. Auguro il miglior successo possibile al nuovo cda e ai nuovi presidente e ad del gruppo".

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