Mercoledì 24 Aprile 2024

Enel a tutto green: addio al carbone in 5 anni

L’ad e direttore conferma: "Useremo solo rinnovabili. Ma le autorizzazioni devono essere più veloci"

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Chiudere tutte le centrali a carbone entro il 2025 e fornire energia elettrica da idrogeno verde all’Ilva di Taranto. È il futuro verde al quale Enel sta lavorando sull’onda degli obiettivi di Parigi. "Enel punta a chiudere i suoi quattro impianti a carbone sul territorio italiano entro il 2025. Per garantire la sostenibilità del sistema elettrico il carbone sarà sostituito con un mix di energie rinnovabili e gas", ha annunciato il direttore e ad di Enel Italia Spa, Carlo Tamburi, durante l’audizione alla Camera sul Recovery fund.

"Noi abbiamo l’impegno e lo vogliamo rispettare – ha detto Tamburi –. L’ obiettivo è possibile, ma è importante avere le autorizzazioni entro l’inizio del 2021 per poi procedere alle aste sul capacity market". Enel ha già ottenuto l’autorizzazione per chiudere la centrale a carbone Brindisi 2 che, ha confermato l’ad, "sarà chiuso il primo di gennaio".

La società partecipata dal Ministero dell’Economia ha anche chiesto al Ministero per lo Sviluppo Economico l’autorizzazione per poter chiudere le centrali di Fusina e La Spezia e questo, se arriveranno in tempo le autorizzazioni, "avverrà all’inizio del 2021". La quarta centrale che sarà chiusa e per la quale è stata chiesta l’autorizzazione è quella di Civitavecchia. "Quindi - ha detto Tamburi - se arriveranno gli ok, l’obiettivo potrebbe essere non solo rispettato ma forse anche anticipato". In questo quadro, ha spiegato Tamburi "sarà favorito il riutilizzo degli impianti esistenti nell’ottica di un’economia circolare". Tamburi ha confermato gli obiettivi di incremento di produzione di energia da eolico e fotovoltaico. Per l’eolico in 10 anni la produzione di energia sarà aumentata di 10mila megawat.

Per raggiungere l’obiettivo, Enel punta a "decuplicare la capacità produttiva di pannelli fotovoltaici del sito di Catania", ha continuato Tamburi. Infine il progetto definito "molto importante" sarà quello di fornire energia da idrogeno all"acciaieria di Taranto realizzando la decarbonizzazione dell’ex Ilva nel quadro della complessa riconversione voluta dal governo.

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