Efficienza energetica: tutto quello che bisogna sapere

Una breve guida sulle classi energetiche e qualche consiglio per migliorare l’efficienza energetica

Efficienza energetica delle case

Efficienza energetica delle case

Si può definire l’efficienza energetica come la capacità di ottenere un determinato risultato utilizzando meno energia possibile. Tutte le opere che si possono effettuare per raggiungere tale risultato sono definite di efficientamento energetico.Per spiegare tutto in modo più semplice, si può considerare l’efficienza energetica come l’espressione del noto concetto minima spesa massima resa.Da anni il tema dell’efficienza energetica è uno dei più importanti. Secondo alcune stime la richiesta di energia, a livello mondiale, aumenterà di circa il 50% nei prossimi tre decenni.È facile intuire il motivo per cui gli interventi di efficientamento energetico siano sempre più incentivati.

Chi consuma più energia nel mondo?

I paesi industrializzati sono quelli che consumano più energia. Questi paesi sono responsabili di più del 50% dei consumi totali di energia, a fronte di una popolazione che costituisce circa il 15% di quella mondiale.In Europa, i paesi che consumano più energia sono la Germania, la Francia, il Regno Unito. L’Italia è al quarto posto di questa classifica.Quando si parla di consumi, c’è una distinzione tra quello assoluto e quello pro capite. Se la Cina è il paese che consuma in assoluto più energia, l’Islanda è al primo posto per consumo pro capite. Questa classifica non tiene conto delle differenti forme di energia utilizzate. L’impatto ambientale dei combustibili fossili, come il carbone e il gas, è ben diverso dall’impatto di energie rinnovabili e molto più sostenibili, come quella solare, eolica, geotermica.

Come si migliora l’efficienza energetica

Sono i cambiamenti tecnologici e comportamentali a rendere possibile un miglioramento dell’efficienza energetica.Prendendo in considerazione gli interventi di efficientamento energetico domestico, quelli principali consistono nell’aumentare l’isolamento termico di un’abitazione, nella sostituzione dell’impianto di riscaldamento e nell’utilizzo di elettrodomestici di classe energetica A.Nei dettagli, questi interventi sono:- la riqualificazione di edifici esistenti;- la coibentazione (cioè l’applicazione di un isolante termico che impedisca la dispersione di calore);- l’installazione di pannelli solari;- la sostituzione di impianti di riscaldamento vecchi con impianti dalle prestazioni migliori;- l’installazione di caldaie a pompa di calore;- l’installazione di schermature solari, cioè tende da sole di qualunque tipo;- la sostituzione di infissi e tapparelle;Tutti questi interventi di efficientamento energetico sono incentivati da agevolazioni fiscali.Per quanto riguarda l’acquisto di elettrodomestici di classe energetica A, gli incentivi sono legati a interventi di ristrutturazione di un’abitazione, sempre mirati al miglioramento della sua efficienza energetica.

Le classi energetiche

Le classi energetiche servono a classificare le abitazioni e gli apparecchi elettronici.Grazie alla classe energetica si può sapere immediatamente se vivere in un’abitazione o utilizzare un elettrodomestico consentirà di risparmiare energia.Le classi energetiche delle abitazioni sono dieci, mentre quelle degli elettrodomestici sono sette, anche se vengono spesso aggiornate, tanto da creare confusione anche a chi li vende.La certificazione energetica è diventata obbligatoria nel 2005, con il D. Lgs. 192/05 che “stabilisce i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica”. In quel periodo si parlava spesso del protocollo di Kyoto, un trattato internazionale sul surriscaldamento globale, pubblicato nel 1997 nella città giapponese di Kyoto. Con tale accordo, i paesi industrializzati s’impegnavano a ridurre le emissioni di gas serra.Adesso è citato frequentemente l’accordo di Parigi, stipulato nel 2015 per lo stesso motivo.

Gli obiettivi delle classi energetiche

Le classi energetiche non servono solo a informare su consumi e impatto ambientale, che siano di un’abitazione o di un elettrodomestico.Il loro obiettivo è di incentivare chi costruisce o produce a mettere sul mercato edifici e prodotti efficienti e sempre meno inquinanti.Ormai i consumatori sono molto attenti agli sprechi, e la crisi energetica in atto, la cui durata è una vera e propria incognita, sta contribuendo a una maggior consapevolezza, dettata soprattutto dall’esigenza di risparmiare soldi e risorse preziose.Una delle prime caratteristiche a cui ci s’interessa quando si compra una casa o un elettrodomestico è l’efficienza energetica che, se buona o addirittura ottima, viene evidenziata in annunci e pubblicità.Quando si tratta di immobili, una buona classe energetica contribuisce ad aumentarne il valore sul mercato.

Le classi energetiche delle abitazioni

Quando si tratta di abitazioni, la classe energetica è calcolata in base a parametri che riguardano la struttura e il funzionamento.Le classi energetiche delle case sono dieci. La classe energetica migliore è la A4 (ci sono quattro classi A, numerate da uno a quattro), la peggiore è la G.La classe energetica va indicata per legge in un documento chiamato Attestato di Prestazione Energetica (APE), redatto da un tecnico abilitato, chiamato anche classificatore energetico. Il tecnico deve avere competenze specifiche per valutare l’efficienza energetica, che va di pari passo con l’impatto ambientale di un edificio o di un’unità abitativa.La legge esonera dall’obbligo di certificazione energetica gli immobili registrati come beni paesaggistici e culturali e dal riconosciuto valore artistico o storico.

Le classi energetiche degli elettromestici

Ormai si parla quasi unicamente di classe energetica A per la maggior parte degli elettrodomestici. Sono molti quelli di uso quotidiano che consumano una quantità tale di energia da avere un impatto considerevole sulla bolletta.Lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice, condizionatore, frigorifero sono alcuni degli elettrodomestici che devono essere classificati in base ai consumi.Ci sono, invece, elettrodomestici che non sono soggetti all’etichettatura energetica. Il motivo è che il loro utilizzo o non incide particolarmente sui consumi domestici o perché non esistono in commercio modelli con differenze tali, in termini di consumi, da rendere possibile la loro categorizzazione.Nel primo caso si può trattare del tostapane, nel secondo dell’asciugacapelli. Il primo consuma poco e si utilizza, in genere, per pochi minuti al giorno. Il secondo consuma molto ma non esistono sul mercato modelli in grado di consumare molto meno di altri.

Conclusioni

Nel caso degli elettrodomestici l’unico modo per limitare l’uso di energia è utilizzare nel modo giusto elettrodomestici di classe A, senza dimenticarsi della loro regolare manutenzione.Quando si tratta dell’efficienza energetica di un’abitazione, invece, gli interventi necessari per aumentarla possono essere numerosi e richiedere un investimento consistente di soldi. Il ritorno sarà sia economico sia in termini di comfort. Una casa efficiente garantisce infatti un notevole miglioramento del proprio stile di vita.