Martedì 23 Aprile 2024

Efficienza energetica: dalle detrazioni fiscali il 46% dei risparmi

Secondo due rapporti realizzati da Enea, l’anno scorso l'Italia ha generato economie per 1,1 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. A spingere sono stati soprattutto ecobonus e superbonus, che hanno mobilitato quasi 24 miliardi di investimenti

Risparmiare energia costa. Grazie alle generose detrazioni fiscali introdotte, l’anno scorso l’Italia ha accelerato sulla riduzione dei consumi. Da soli, superbonus ed ecobonus, che nel 2021 hanno mobilitato 24 miliardi di euro di investimenti, hanno contribuito a centrare il 46% del livello di risparmi fissato dal Pniec (il piano nazionale integrato energia e clima) a quota 1,1 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Le due misure, insieme al bonus facciate e al bonus casa, hanno consentito infatti di risparmiare 0,516 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio sull’anno (contro i 0,33 attesi e pari all’1,6% di tutti i consumi finali delle famiglie per usi domestici registrati nel 2021). È questo il dato che emerge dai due rapporti 'Efficienza energetica' e 'Detrazioni fiscali' realizzati da Enea. Numeri molto importanti, che, da un lato, evidenziano i benefici, sotto il profilo della riduzione del consumo di energia, garantiti da tali misure; dall’altro suggeriscono l’esigenza di affiancare a questo tipo di risposte anche scelte con impatti nel medio e lungo termine.

Più attenzione all'efficienza energetica anche grazie alle detrazioni fiscali
Più attenzione all'efficienza energetica anche grazie alle detrazioni fiscali

Tornando ai numeri, i due rapporti fotografano i due meccanismi di detrazione fiscale più diffusi, a partire dall’ecobonus, il meccanismo per incentivare l’efficienza energetica negli usi finali introdotto nel 2007. L’anno scorso, la misura ha registrato un raddoppio degli interventi rispetto al 2020, superando la soglia del milione (1,04 milioni), con un risparmio complessivo di 2.652 gigawattora l’anno. La maggior parte riguarda l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti (3,5 miliardi di euro) e la sostituzione dei serramenti (2,4 miliardi di euro), mentre 725 milioni sono stati investiti per l’isolamento termico dell’edificio, 513 milioni per le schermature solari e 164 milioni per la riqualificazione globale degli immobili.

Nel 2021 sono pervenute all’Enea oltre 680mila richieste per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, più di 210 mila per la sostituzione dei serramenti e circa 120 mila per l’installazione di schermature solari. Dall’avvio della misura, il numero di interventi incentivati dall’ecobonus è pari a circa 5,5 milioni con un risparmio complessivo di oltre 21.600 GWh/anno, derivanti soprattutto da interventi parziali su singole unità immobiliari. In termini di investimenti, nel 2021 ne sono stati mobilitati per circa 7,5 miliardi di euro (+126% rispetto all’anno prima), mentre l’asticella sale a circa 53 miliardi se si considerano tutti gli investimenti attivati dal 2007.

Quanto al superbonus 110, il cui andamento viene aggiornato ogni mese dall’Enea, nel 2021 sono stati aperti 95.718 cantieri con 16,2 miliardi di euro di investimenti ammessi. Gli interventi hanno riguardato soprattutto edifici costituiti da una singola unità immobiliare (il 52,2%) e unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali (il 32,8%), mentre i condomini hanno rappresentato soltanto il 15%.

Sul fronte degli investimenti, invece, le percentuali cambiamo parecchio. Sotto questo profilo, sono stati proprio i condomini a fare da principale traino (47,9%), seguiti dagli edifici unifamiliari (33,5%) e dalle unità immobiliari funzionalmente indipendenti (32,8%). Guardando poi al 2022, in base alle ultime stime disponibili, al 30 novembre scorso sono stati 340mila i cantieri aperti per oltre 58 miliardi di investimenti ammessi a detrazione. Per quanto riguarda l’orizzonte fino al 2030, l’Italia ha iniziato ad adempiere ai target fissati dal Pniec sul fronte del risparmio obbligatorio. Ad oggi si è ridotto il consumo di 1,1 milioni di di tonnellate equivalenti di petrolio rispetto agli 1,26 attesi. A questo risultato hanno contribuito soprattutto il trend delle misure di detrazione fiscale (0,516 Mtep/anno al 2021, contro i 0,33 attesi), il Conto Termico (0,079 Mtep/anno contro i 0,07 attesi) e le misure previste dal Piano Transizione 4.0 che hanno generato 0,07 Mtep.