Venerdì 19 Aprile 2024

Un Forum per accrescere la cultura assicurativa

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UN PAESE sul fondo della classifica per l’adeguata "Financial Literacy" degli adulti, nonché quello che registra i peggiori risultati sul fronte dell’alfabetizzazione finanziaria dei giovani di 15 anni. È la fotografia dell’Italia fatta dall’Ocse e che emerge anche da ricerche condotte dall’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania, nella foto a sinistra la presidente Maria Bianca Farina) dove si legge che "l’Italia è un Paese notoriamente sottoassicurato ma proprio per colmare il ‘protection gap’ è indispensabile cercare di ridurre l’altro non meno importante divario, ovvero l’ ‘education gap’". Per accrescere la cultura finanziaria e assicurativa dei cittadini, nel 2018 è nato il Forum Ania-Consumatori che partecipa, con diverse iniziative, al ‘Mese dell’Educazione Finanziaria 2022 - Conosci oggi quello che conta per il futuro’ (1-31 ottobre 2022).

In programma ci sono otto conferenze didattiche su temi assicurativi per gli studenti delle scuole superiori, in collaborazione con gli esperti di AEEE Italia; uno spettacolo edutainment realizzato dalla società di comunicazione e divulgazione scientifica Taxi1729 incentrato sui temi del rischio, della prevenzione e dell’assicurazione, sempre dedicato ai ragazzi delle superiori; un webinar di formazione su temi assicurativi per i docenti. Il Forum si impegna, inoltre, costantemente per diffondere la cultura assicurativa nel Paese e, in particolare, realizza il programma di educazione assicurativa ‘Io & i rischi’ per le scuole medie e superiori italiane. L’urgenza di una nuova fase di educazione finanziaria viene dalle sollecitazioni del tempo presente. E nell’attuale scenario in cui i rischi – sul piano sanitario, economico, occupazionale e delle calamità naturali – sono diventati più palpabili l’educazione finanziaria ha nell’educazione assicurativa un capitolo fondamentale. Nuovi motivi di rischio ai quali si sommano quelli ‘vecchi’, sempre trascurati: dalla fragilità idrogeologica del Paese alla carenza di protezione assicurativa delle nostre famiglie e delle nostre case, fino alla trascurata evoluzione demografica che rende necessario un nuovo sistema di protezione sociale. "Di fronte a uno scenario in così rapida evoluzione, quello che serve – evidenzia l’Ania – è una capacità diffusa di gestire i rischi".

Circa 20 anni fa, Robert Shiller (nella foto a destra), poi premio Nobel per l’economia, parlò di ‘risk management for the masses’, ossia una gestione efficiente dei rischi non più confinata nel mondo degli specialisti, ma diffusa tra la popolazione per fronteggiare con successo le sfide del futuro. Da qui l’importanza di essere consapevoli delle incertezze e delle vulnerabilità della vita di tutti i giorni, e iniziare, fin da giovani, a conoscere gli strumenti per affrontarle e gestirle, per meglio costruire e proteggere il proprio futuro. In questo contesto, la polizza assicurativa è il principale strumento di protezione contro il rischio: permette di premunirsi contro le conseguenze dannose di un evento, con un costo enormemente inferiore rispetto a quello che si sarebbe dovuto sostenere qualora il rischio fosse affrontato e sostenuto singolarmente. L’intervento pubblico si finanzia attraverso la fiscalità generale ed è con queste risorse che si finanziano i servizi. Però le risorse non sono infinite, la pressione fiscale è alta, la necessità di servizi è sempre più importante. Quindi associare risorse pubbliche e private significa moltiplicarle.