Giovedì 18 Aprile 2024

Diversificazione e timing: le regole auree per investire

Investire

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UNA REGOLA AUREA quando si tratta di investire i risparmi è quella della diversificazione. Ma oltre a scegliere tra più strumenti finanziari in base al proprio profilo (età, reddito, propensione al rischio, ect.) costruendo un portafoglio con pesi diversi tra azioni, obbligazioni, titoli di Stato, valute, materie prime, tenendo conto anche dell’allocazione geografica e quindi dei differenti Paesi ed economie del mondo, è importante anche il timing dell’investimento. Ovvero non solo come ma quando entrare sui mercati. E nessuno, specialmente in fase complicate e di alta volatilità come quella che stiamo vivendo tra guerra in Ucraina, corsa dell’inflazione e rialzo dei tassi, sa davvero quale sia il momento giusto. Per ridurre il rischio temporale esiste lo strumento del Pac, acronimo di Piano di accumulo del capitale. Si tratta di un investimento basato sull’acquisto di quote di fondi comuni di investimento o di Etf – fondi che replicano un indice dei mercati - effettuata mediante versamenti periodici.

In pratica è una modalità che permette di investire i risparmi a rate acquistando non in una solo volta e nello stesso giorno le quote di un fondo ma nel corso del tempo, in genere una volta al mese ma anche bimestralmente, trimestralmente o ogni sei mesi. Il vantaggio di optare per un Pac, offerto da banche, società di gestione dei risparmi, assicurazioni e Poste Italiane, è quello di sottoscrivere le quote del fondo a un prezzo sempre diverso, perché i fondi, essendo quotati, subiscono l’andamento dei mercati finanziari e quindi può succedere un mese di comprare a un prezzo più alto e il mese dopo più basso. Questo permette di mediare il valore in portafoglio nel corso del tempo e quindi mitigare il rischio legato all’acquisto fatto in una sola volta, in particolare in caso di mercati volatili come quelli attuali. Inoltre, in genere, l’importo minimo per ogni acquisto per i Pac può anche essere molto contenuto – per esempio 50 euro al mese per il Pac di BancoPosta Fondi (Poste Italiane) – e questo rende accessibile l’investimento in questi strumenti, ricordano ad Altroconsumo, anche a chi non dispone di grandi capitali. Il capitale investito mediante il Pac, in termini complessivi, cresce in modo graduale nel tempo e in qualche modo costringe chi lo ha sottoscritto ad accantonare una somma costante al mese – che di solito viene prelevata automaticamente dal conto corrente bancario o postale - eliminando l’emotività che, per esempio, spinge a investire quando le Borse salgono e a vendere quando scendono. Investire in fondi comuni tramite un Pac è semplice. Si può fare attraverso la propria banca, scegliendo tra i prodotti distribuiti dal proprio consulente finanziario, rivolgendosi a una compagnia d’assicurazione o agli sportelli postali.

Ma oggi esistono anche vetrine di fondi online, con costi di ingresso e commissioni inferiori. L’aspetto dei costi, diversi tra i vari operatori finanziari, e in genere più alti per i Pac rispetto all’investimento una tantum, vanno tenuti presenti nella scelta insieme con ovviamente il tipo di fondo, per esempio se azionario, obbligazionario, bilanciato, ect. Allo stesso modo bisogna informarsi sull’importo minimo richiesto per l’apertura del fondo e poi per i versamenti, la durata del Pac – in genere da 2-3 anni in su – ed eventualmente la somma minima che si deve raggiungere per concludere il programma. I Piani di accumulo comunque sono molto flessibili e consentono anche rimborsi anticipati del capitale, una scelta per esempio consigliata quando si sta realizzando una buona plusvalenza e si teme che i mercati possano scendere.