Mercoledì 24 Aprile 2024

Capire i mercati e adattarsi al loro cambiamento

Trading

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È stato uno dei protagonisti delle scorse edizioni di YouFinance-Investi Bene e lo sarà anche in questa quarta edizione del percorso formativo gratuito online realizzato da QN Economia & lavoro e TraderLink. Stiamo parlando di Davide Biocchi (nella foto in basso). Professional trader dal 1998, più volte campione internazionale di trading e socio professional Siat, Biocchi tra le altre cose ha fondato Tradingweek.net e anche ideato Market Briefing, un live streaming che va in onda ogni mattina, per tutti, sul suo canale Youtube. I mercati finanziari li pratica e li conosce da oltre vent’anni e non a caso ha anche scritto un manuale di successo: "L‘ABC di Borsa". Un "dizionario" per spiegare il gergo dei mercati e cercare di capirli anche in questa nuova fase che stanno vivendo. E che sarà il tema del suo webinar in programma giovedì 24 febbraio dalle 18.00 alle 19.00. Un punto sui mercati nel quale Biocchi parlerà di "Inflazione, geopolitica, rotazione settoriale. Che tipo di svolte sta portando il 2022 sui mercati? Come adattarsi?". Domande alle quali anticipa in questa intervista qualche risposta. Innanzitutto quella che riguarda il cambiamento in atto del sentiment dei mercati che arrivano da una lunga cavalcata cominciata a metà 2020 dopo il crollo da pandemia in primavera.

"Il cambiamento – spiega Biocchi – è dovuto a due agenti esterni. Il primo è un livello dell’inflazione che arrivata a oltre il 7% negli Stati Uniti e vicina al 5% in Europa non si vedeva da 40 anni. Il secondo non è economico ma geopolitico e riguarda, ovviamente, la vicenda Ucraina con l’escalation che vede coinvolte due tra le principali potenze militari del mondo: Russia e America".

Che effetti stanno provocando questi due agenti esterni?

"L’incertezza. Proprio quello che i mercati detestano. E quando l’incertezza e le preoccupazioni aumentano gli investitori tendono a vendere soprattutto se nel farlo possono portare a casa i guadagni realizzati in questo anno e mezzo di ripresa delle quotazioni azionarie. Ma permane il dubbio su dove mettere la liquidità e difendere il potere d’acquisto dall’erosione dell’inflazione con la corsa dei prezzi delle materie prime, da quelle energetiche come il gas e il petrolio fino al grano, che si sta scaricando anche sul carrello della spesa".

Quindi ci sarà uno switch off dalle azioni ai bond?

"Le banche centrali, a cominciare dalla Fed americana, hanno fatto capire da una parte che comincerà, in particolare negli Stati Uniti, un periodo di graduale rialzo dei tassi e dall’altra che non sono più disposte a pompare liquidità nel sistema ma semmai a levarla. Quindi siamo all’inizio di un’onda lunga che se oggi vede ancora i bond presentare rendimenti che non difendono dall’inflazione – il 2% rispetto al 7% negli Usa – alla lunga potrebbero allinearsi rendendo più appetibile l’investimento obbligazionario, tradizionalmente meno rischioso di quello azionario".

È il momento quindi di ridurre l’esposizione in equity?

"Quello che si vede è che, con l’incertezza generata come dicevo dal fattore inflazione e da quello geopolitico, gli investitori stanno cambiando il modo di investire non più portato a scommettere sulle prospettive di crescita e sui rendimenti attesi nel futuro, alimentando per esempio la bolla dei titoli tecnologici del Nasdaq al tempo dei lockdown, ma a guardare a quella che si definisce old economy. Un derisking che si traduce, diciamo così, in un ritorno all’ovile".

Come sta avvenendo questo ritorno all’ovile?

"Esemplificativo è il crollo al Nasdaq di Facebook e Netflix. E il fatto che se prima ogni ribasso era un’opportunità per comprare i soliti noti che poi avevano sempre ripagato l’investimento, anche prima dell’emergenza Covid-19, adesso non è più così. E questo ha creato uno spaesamento degli investitori anche se, all’apparenza, non notiamo una grande differenza negli indici, in realtà stiamo assistendo a un forte spostamento di valori tra un’azienda e l’altra. E quindi a Wall Street tra i cosiddetti Faang, ovvero Facebook, Amazon, Apple, Netflix e Google piuttosto che in Piazza Affari con la significativa rivalutazione dei titoli bancari".

In questo scenario che consigli darà a chi seguirà il suo webinar?

"Innanzitutto cercherò di raccontare questo scenario cercando di offrire le chiavi di lettura. Detto questo, io non amo dare consigli operativi. Quello che posso raccomandare in questa fase è che, a dispetto dell’inflazione imperante, gli investitori dovrebbero fare un bel respiro e non farsi travolgere dalla frenesia perché oggi se sbagli le scelte il mercato ti punisce".

Quindi?

"Quindi stare attenti al cambiamento in atto all’interno dei mercati – pensi che più del 40% dei titoli del Nasdaq ha perso oltre il 40% mentre l’indice no – e non essere troppo aggressivi".