Editoria, notizie e fake news La sfida ai giganti della Rete

Il sottosegretario Moles (FI) e il presidente Fieg, Riffeser, presentano il libro su cultura e innovazione di Mollicone (Fd’I)

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di Ettore Maria Colombo

Editoria e digitalizzazione, Ott (Over the top) e fake news. La presentazione del libro del deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, "L’Italia in scena", dedicato ai temi della cultura e dell’innovazione, alla sala Nassiriya del Senato, ha permesso un confronto su vari temi. A discuterne c’erano il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, il sottosegretario all’Editoria, Giuseppe Moles (Forza Italia), il presidente del Copasir, Adolfo Urso, animatore della Fondazione "Fare Futuro" che ha organizzato l’evento a palazzo Madama. Riffeser Monti, fatti i complimenti a Mollicone "per l’impegno e la passione", ha lanciato una sfida ai grandi Ott: "Noi editori, direttori e giornalisti siamo sempre responsabili, sul piano penale e sul piano etico, di quello che scriviamo. Agli Ott e alle fake news, che prosperano indisturbate, lancio questa sfida, quella delle ‘3 S’: ‘chi siamo – chi siete – chi sei’. Basta con le fake news, l’odio e l’anonimato va bandito, sulla Rete e nel mondo dell’informazione perché distruggono la libertà di espressione. Noi rispondiamo dei nostri errori, e voi?". Riffeser ha anche ribadito che nei giornali del gruppo QN "il rispetto del prossimo, la libertà di informazione e la par condicio sotto elezioni è sempre rispettata".

Poi ha chiesto al sottosegretario Moles l’impegno per una campagna che "porti ai giovani Ipad a prezzi calmierati e agli anziani giornali di carta a prezzi scontati" al fine di "incentivare la lettura". Moles ha ricordato gli impegni presi dal governo Draghi, e portati a casa: 80 milioni nel dl Sostegni 2, il bonus edicole raddoppiato, il rifinanziamento degli abbonamenti ai giornali nelle scuole, il recepimento della Direttiva Ue sul copyright e soprattutto i fondi stanziati in legge di Bilancio: un ulteriore credito d’imposta di 110 milioni, il Fondo straordinario del pluralismo (115 milioni).

Risorse cospicue e un impegno ben diverso da quello dei governi precedenti. Moles ha anche annunciato la nascita di un Osservatorio sull’informazione e una Consulta sull’editoria di tutti gli attori interessati al tema. Proprio una delle richieste avanzate da Mollicone.