Mollicone (FdI): "Aiuti all’editoria già nel decreto"

"Settore fondamentale in un momento di crisi. Ecco gli interventi da mettere in campo subito"

Federico Mollicone di FdI (ImagoE)

Federico Mollicone di FdI (ImagoE)

Roma, 30 aprile 2020 - "Il settore dell’editoria ha molto sofferto nelle ultime settimane ma nello stesso tempo si è mostrato uno straordinario presidio democratico, perché ha garantito l’informazione in momenti difficili, assicurando la tenuta sociale e proteggendoci dalle fake news. Gli editori hanno patito gravi conseguenze dalla crisi del Coronavirus e per questo è giusto che la politica sia vicina a questo mondo". Il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura, sport ed editoria della Camera, Federico Mollicone, traccia un bilancio delle ultime settimane, dimostrando comunque apprezzamento per alcune delle parole espresse dal sottosegretario all’editoria Andrea Martella in auduzione alla Camera. "Crediamo sia importante l’impegno del governo. Per quanto ci riguarda abbiamo sollecitato un credito d’imposta sull’acquisto della carta, la forfettizzazione delle rese, una riforma senza oneri per lo stato della pubblicità degli avvisi legali rendendoli obbligatori, come di altri aiuti tipo quelli previsti per le edicole e tutta la filiera distributiva".

Mollicone sottolinea come l’impegno garantito dal governo, che lui riconosce, "è avvenuto anche grazie allo stimolo che Fratelli d’Italia ha saputo fornire". Secondo Mollicone il governo deve adesso essere più preciso rispetto "al quanto e al quando". È proprio quello che il suo partito ha chiesto a Martella. "Il sottosegretario ci ha spiegato che intende far inserire le norme nel cosiddetto decreto-aprile, stiamo a vedere. Perché come sappiamo le parole, anche quelle buone, sono un conto e i fatti un altro. Ora ci aspettiamo che Martella si batta per portare a casa i risultati promessi".

Una parte della riflessione di Mollicone è anche riservata al ruolo dell’Agcom, che adesso deve assumere, secondo il deputato di Fratelli d’Italia, un ruolo centrale nella vita del Paese, dato anche il dilagare del fenomeno della pirateria, di cui il mondo editoriale è sempre più colpito. "L’Agcom deve essere una garanzia di concorrenza vera, ma nello stesso tempo proteggere il mercato dalle sue distorsioni che la contemporaneità ci chiama ad affrontare. Penso al web, al digitale". E di qui il discorso cade sulla riforma del copyright, ormai alle porte. "La direttiva va recepita con urgenza, per garantire il diritto d’autore senza mortificare però il pluralismo".

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