Giovedì 18 Aprile 2024

Edilizia, superbonus più facile

Potrà utilizzarlo anche chi non paga l’Irpef. In condominio basta la maggioranza del 33% per il via ai lavori.

Via al superbonus al 110%, la misura shock per far ripartire l’edilizia e l’economia. L’Agenzia delle Entrate ha dettato le ultime regole per l’utilizzo dell’incentivo, che - grazie alla cessione del credito - potrà essere utilizzato anche dagli incapienti che non pagano l’Irpef, altrimenti esclusi dalla detrazione. Le novità principali riguardano proprio lo sconto in fattura e la cessione, possibile dal 15 ottobre, oltre che la platea dei destinatari, allargata anche ai familiari e ai conviventi dei proprietari degli immobili oggetto dei lavori. Con il decreto agosto è peraltro in arrivo anche un’ulteriore semplificazione per i condomini che, come spiega il sottosegretario Riccardo Fraccaro, potranno d’ora in poi approvare i lavori con la maggioranza di un terzo. In pratica il nuovo testo approvato dal consiglio dei ministri stabilisce che, per autorizzare qualsiasi intervento che gode della detrazione al 110%, sarà sufficiente la maggioranza degli intervenuti all’assemblea che rappresenti almeno terzo del valore dell’edificio.

In questo modo l’accesso all’incentivo sarà, nelle intenzioni del governo, più semplice ed immediato, favorendo così ulteriormente l’applicazione di una norma che secondo le stime dell’Ance avrà una ricaduta economica pari a 21 miliardi di euro. Al superbonus del 110% per le ristrutturazione energetiche e antisismiche potranno accedere dunque anche i familiari e i conviventi di fatto del possessore o del detentore dell’immobile, sempre che siano loro a sostenere le spese per i lavori. L’incentivo vale anche per gli interventi su un immobile diverso da quello destinato ad abitazione principale, nel quale può svolgersi la convivenza, mentre non spetta al familiare su immobili locati o concessi in comodato. Via libera anche per le persone che svolgono attività di impresa o arti e professioni per i lavori sulle parti comuni degli edifici deliberate dalle assemblee condominiali. Se i lavori invece interessano singole unità immobiliari, il bonus è riconosciuto solo agli immobili estranei all’attività esercitata, appartenenti quindi solo alla sfera "privata" della vita dei contribuenti.

La detrazione del 110%, precisa ancora l’Agenzia (che ha rinviato le ferie dei dirigenti proprio per rimanere al lavoro sulle circolari applicative dei decreti anti-Covid), si allarga fino a comprendere anche alcune spese accessorie agli interventi che beneficiano del superbonus, come i costi per i materiali, la progettazione e le altre spese professionali connesse dalle perizie e sopralluoghi alle spese preliminari di progettazione e ispezione e prospezione. La cessione del credito, a cui - ricorda ancora Fraccaro - le grandi banche, da Banca Intesa a Mps a UniCredit, si sono da subito rese disponibili, potrà essere utilizzata dal prossimo 15 ottobre.

La comunicazione per fruire dello sconto sul corrispettivo o della cessione potrà quindi essere inviata all’Agenzia a partire dal 15 ottobre 2020 ed entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sostiene la spesa, utilizzando il modello messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in via telematica. I cessionari e i fornitori potranno utilizzare il credito d’imposta esclusivamente in compensazione, sulla base delle rate residue di detrazione non fruite dal beneficiario originario, e potranno cedere i crediti d’imposta agli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

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