È già corsa ai regali di Natale Vince la paura del caro prezzi

Incognite sulle vendite di dicembre: crescita dell’inflazione e ritardi nelle consegne. E molti anticipano gli acquisti, approfittando anche degli sconti del Black Friday

di Achille Perego

Il caro-prezzi sotto l’albero di Natale. La ripresa dell’inflazione sta spingendo oltre 7 italiani su 10 a pensare che quest’anno sia meglio acquistare i regali in anticipo. Tanto che il 64% lo farà proprio per evitare l’aumento dei prezzi contro il 53% che teme problemi legati a disponibilità o consegna. Alla vigilia della settimana del Black Friday (venerdì 26) con le super offerte commerciali che impazzeranno fino a lunedì 29, il Cyber Monday dedicato agli acquisti dell’elettronica, a rivelare le tendenze degli italiani per lo shopping natalizio è l’Osservatorio Findomestic di novembre, realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo Bnp Paribas in collaborazione con Eumetra.

Shopping che sarà condizionato dal "caro prezzi" - con il 77% del panel che li percepisce in aumento e il 39% "molto in crescita" - e dalla preoccupazione per la tenuta del reddito familiare, ritenuto "molto più basso" rispetto al pre-Covid dal 16%. Convinti (il 79%) che la corsa dell’inflazione sia appena cominciata, più di 3 italiani su 10 (33%) approfitterà degli sconti del Black Friday per i regali di Natale, il 37% invece farà shopping solo a ridosso delle festività mentre il 18% dice che non farà doni. Ma se da una parte cresce il timore per il reddito familiare, dall’altra cala quello per l’economia del Paese e per il rischio contagi: solo il 27% si dice infatti seriamente preoccupato per la situazione economica (mai così pochi da aprile 2020) e solo il 19% per la salute.

Che l’effetto prezzi pesi sul Natale 2021 è d’accordo anche Mariano Bella, responsabile dell’Ufficio studi di Confcommercio che tra qualche giorno presenterà la tradizionale ricerca sui consumi di dicembre. Che valgono 115 miliardi e per i quali, spiega Bella, "c’è ottimismo" a meno che non peggiori la pandemia. Ma preoccupa anche l’inflazione che se salisse al 3,5-4% farebbe perdere dai 3 ai 5 miliardi di consumi per la percezione di riduzione del potere d’acquisto e la necessità di risparmiare sui consumi per pagare bollette e riscaldamento. Covid e prezzi potrebbero frenare la propensione media agli acquisti che per Findomestic a fine ottobre era aumentata dell’1,6%. In particolare, il tempo libero ha visto negli ultimi 30 giorni un incremento delle intenzioni di acquistare viaggi o vacanze (+3,7%), attrezzature e abbigliamento sportivo (+4,3%) e il fai-da te (+22,9%) per risparmiare sui piccoli lavori di casa. Bene anche gli elettrodomestici (+5,5% i grandi, + 11,9% i piccoli) con l’avvicinarsi del Black Friday. In negativo invece l’elettronica di consumo (-3,8% per tv e hi-fi) perché molti italiani si sono già attrezzati per lo switch delle frequenze mentre il Cyber Monday spingerà l’acquisto di tablete-book (+10,2%) e fotocamerevideocamere (+8,2%). Per quanto riguarda la casa, con l’arrivo dell’inverno, nonostante il superbonus, calano le ristrutturazioni (-6,3%) e il fotovoltaico (-10,2%) e anche le intenzioni di investire nel mattone (-3,8%). Bene stufe e caldaie (+3%) e i mobili (+1,7%). Ripartenza lenta (+1,3% il nuovo, + 3,2% l’usato) per l’auto mentre il freddo frena le moto (-7,9%) ma non le e-bike (+9,2%).