Martedì 23 Aprile 2024

Il 'due per mille' delude i partiti. Ecco chi prende di più

La politica ha raccolto una cifra poco superiore a 20 milioni e 400mila euro

I partiti raccolgoo poco dal due per mille (Ansa)

I partiti raccolgoo poco dal due per mille (Ansa)

Roma, 19 gennaio 2023 - Alla faccia della sfiducia nella politica. E' questo il primo pensiero che salta alla mente di chi legga il resoconto dell'ultima tornata di finanziamenti destinati ai tanto bistrattati partiti politici italiani da parte dei contribuenti. In relazione all'anno fiscale 2021, infatti, coloro che hanno dichiarato un reddito al termine del 2022 hanno scelto di destinare il 'due per mille' delle proprie imposte proprio alle sigle che siedono in Parlamento. Anziché, ad esempio, alle molte associazioni culturali in lizza. E la cifra totale raccolta dalla politica, di poco superiore a 20 milioni e 400mila euro, se non ci riavvicina ai livelli di sostegno popolare tipici della Prima Repubblica, almeno testimonia una certa ritrovata fiducia in chi ci governa (o sta all'opposizione).

Scorrendo i numeri resi noti dal Dipartimento delle Finanze del Mef, del resto, si può notare come il vero tesoretto sia quello appena incamerato proprio dal primo partito delle opposizioni (il Movimento 5 Stelle è escluso dalle assegnazioni), ossia quel Partito Democratico che ha portato a casa ben 7.346.785 euro (pari al 33,24% del totale delle scelte e all'1,16% del totale dei contribuenti). Insomma, facendo una botta di conti, più di quanto hanno raggranellato, tutti assieme, Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale (0,57% dei contribuenti, 16,34% del totale delle scelte e cifra finale di 3.132.360 euro), Lega per Salvini premier (0,24%, 6,96%, e 1.210.231 euro), Lega Nord per l'indipendenza della Padania (0,09%, 2,66%, e 441.688 euro) e Forza Italia (0,08%, 2,36% e 581.373 euro).

Più che corpose, poi, tanto per corroborare ulteriormente il successo di popolo di chi non sta a Palazzo Chigi, anche le erogazioni che arriveranno nelle casse di Azione (0,12%, 3,43% e 1.256.466 euro), Italia Viva (0,13%, 3,68% e 973.345 euro), Europa Verde-Verdi (0,18%, 5,30% e 837.159 euro), Sinistra Italiana (0,17%, 5,02% e 832.877 euro) e Più Europa (0,10%, 2,91% e 577.388 euro). Ma la sorpresa delle sorprese, al netto di questo diffuso ribaltamento rispetto ai recenti risultati elettorali, viene da chi ha scelto di sostenere Italexit per l'Italia, il raggruppamento anti-europeista guidato da Gianluigi Paragone che, pur essendo addirittura fuori dal Parlamento, ha raggranellato la per nulla insoddisfacente somma di 460.251 euro, frutto dello 0,11% del totale dei contribuenti e del 3,05% delle scelte effettuate.

 

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