Due giorni in più per l’Opas Ubi Intesa oltre il 50%

Offerta prorogata al 30 luglio: la Borsa ci crede. E il Fondo Silchester aderisce con il suo 8,5%.

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di Achille Perego

La Borsa scommette su un successo dell’Opas di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca. E intanto Ca’ de Sass supera la soglia del 50%. Con la probabilità che il gruppo guidato da Carlo Messina centri dopodomani – la Consob ieri, in serata, ha concesso una proroga di due giorni all’offerta, che doveva finire oggi – l’obiettivo più ambizioso. Non solo acquisire la metà più uno del quarto istituto italiano ma superare il 66,7%, che renderebbe più facile votare l’integrazione tra i due istituti e la vendita di 500 sportelli a Bper. A far prevedere una quota di adesione all’Ops molto superiore al 50% è l’andamento dell’Ops a cui ieri era già stato apportato il 43,481% del capitale (oltre l’11% in più del 32,6% di venerdì). In serata il fondo Silchester, che detiene l’8,5% del capitale di Ubi Banca, ha deciso di aderire all’offerta. Con l’8% di Silchester le adesioni superano di gran lunga il 50%. In più anche una quota di risparmiatori retail (circa il 10% su un totale del 25%) potrebbe aderire all’Ops sul filo di lana.

Ieri – giorno in cui non era più possibile comprare azioni da apportare all’Ops – Ubi è crollata in Borsa dell’8,82% a 3,30 euro mentre Intesa Sanpaolo è scesa dello 0,77% a 1,80. Molti piccoli azionisti avrebbero deciso di vendere entro la scorsa settimana le azioni – acquistate dagli arbitraggisti che le conferiranno all’Ops – perché, secondo l’esposto di Giorgio Iannone, presidente dell’associazione Azionisti Ubi e dai legali di Confconsumatori "ci sarebbero state non poche difficoltà operative" con la "mancata comunicazione ai soci" dalla rete del gruppo, della possibilità di aderire all’offerta e ’ostacoli’ compresi, secondo la denuncia, l’obbligo (al tempo del Covid) di presentarsi di persona in filiale per cedere i titoli, senza la possibilità di farlo con l’home banking. Fin da subito il cda della banca guidata da Victor Massiah si è opposto all’Ops di Intesa.

Ma via via anche il fronte dei grandi soci bergamasco-bresciani e delle Fondazioni ha deciso in gran parte di aderire a un’offerta che concede un premio di oltre il 44%. Chi entro dopodomani non aderirà, in caso di successo dell’Ops, non si vedrà il 3 agosto consegnare il "premio" e con la fusione vedrà il concambio basato sui futuri valori del mercato dove Ubi potrebbe perdere circa il 40%.

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