Mercoledì 24 Aprile 2024

La disoccupazione cala al 9,7% a giugno

Giù dello 0,1%. Quella giovanile al 28,1%: flessione di 1,5 punti percentuali. Occupazione al top dal 1977. Rallenta invece l'inflazione, mentre sale il 'carrello della spesa'

Disoccupazione, lavoro (foto generica Ansa)

Disoccupazione, lavoro (foto generica Ansa)

Roma, 31 luglio 201 - A giugno il tasso di disoccupazione cala al 9,7% (-0,1 punti percentuali). Lo rileva l'Istat. Le persone in cerca di occupazione sono ancora in calo (-1,1%, pari a -29 mila unità nell'ultimo mese). La diminuzione ''è determinata da entrambe le componenti di genere ed è distribuita in tutte le classi d'età ad eccezione dei 25-34enni''. Comunque si tratta del tasso più basso da gennaio 2012. Nelle stesso mese la disoccupazione giovanile (15-24 anni) cala al 28,1%, in calo di 1,5 punti percentuali, ai minimi da aprile 2011.

Dopo la crescita registrata nei primi mesi dell'anno, a giugno gli occupati risultano sostanzialmente stabili rispetto al mese precedente, mentre su base annua l'occupazione risulta in crescita dello 0,5%, pari a 115 mila in più al lavoro. L'Istat precisa che il tasso di occupazione sale al 59,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali. Si tratta del nuovo massimo storico, da quando sono iniziate le serie statistiche.

CONFINDUSTRIA - "Considero interessanti i dati sull'occupazione, perchè sono positivi", commenta il capoeconomista di Confindustria, Andrea Montanino, che spiega: "Non si riflette sul Pil, forse stiamo creando occupazione a basso valore aggiunto. La sensazione è che sia occupazione in servizi a basso valore". Quindi aggiunge che così "stiamo trasformando la nostra economia da manifatturiera, che crea valore aggiunto, a servizi a basso valore". "Stiamo tornando indietro" con "servizi a basso valore, orari più flessibili, più occupati ma meno ore di lavoro".

INFLAZIONE - Rallenta, intanto, l'indice dei prezzi al consumo. L'inflazione a luglio si ferma allo 0,5%, rispetto allo 0,7% di giugno. L'Istat spiega come il tasso, in frenata per la terza volta consecutiva, torni in questo modo ai livelli di aprile 2018, ovvero di 15 mesi fa. Sulla decelerazione, precisa l'Istituto di statistica, si riflette la riduzione delle tariffe di gas e luce. Su base mensile, invece, i prezzi salgono dello 0,1%.

Rincara invece il cosiddetto 'carrello della spesa', ovvero l'insieme dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona. A spingerlo i rialzi di frutta e verdura fresche. Il tasso annuo sale allo 0,8% dallo 0,2% del mese scorso. L'Istat sottolinea come i prezzi di questo segmento di consumo tornino così a superare l'inflazione, che nello stesso mese si è attestata allo 0,5%.

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