Martedì 23 Aprile 2024

Diritto d’autore L’Italia si allinea al resto d’Europa

Recepita in un decreto la direttiva sul copyright. Editori soddisfatti: contenuti tutelati anche sul web

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di Elena Comelli

Via libera anche in Italia al copyright. Il governo ha varato ieri il decreto legislativo di recepimento della Direttiva europea sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale. "L’Italia rafforza la tutela degli autori e degli artisti con norme chiare e meccanismi adeguati all’era digitale", ha commentato il ministro della Cultura Dario Franceschini. Il testo in questione attribuisce ai Paesi membri la facoltà di adottare modalità che possano tutelare efficacemente la creatività. In particolare, la direttiva prevede che le piattaforme di servizi online adibite alla condivisione di contenuti debbano ottenere un’"autorizzazione dai titolari dei diritti", ad esempio mediante la conclusione di un accordo di licenza con gli editori, "al fine di comunicare al pubblico o rendere disponibili al pubblico opere o altri materiali".

Il diritto d’autore non si potrà esercitare tuttavia sulla condivisione di singole parole o estratti "molto brevi", in quanto ciò "non compromette necessariamente gli investimenti effettuati dagli editori di pubblicazioni di carattere giornalistico". Fatta salva anche la libertà di espressione degli utenti attraverso la condivisione di contenuti prodotti da altri utenti con esclusive "finalità di citazione, critica, rassegna, caricatura, parodia o pastiche", come ad esempio in Wikipedia, meme, gif... Immediata la reazione degli editori di giornali: "Un risultato importante per la tutela degli investimenti delle aziende editoriali anche nell’ecosistema digitale e per il riequilibrio nella distribuzione del valore del prodotto, senza pregiudicare la libera espressione degli utenti della Rete", ha commentato il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti. "Bisogna dare atto a governo e Parlamento dell’impegno profuso per il raggiungimento di questo traguardo, che ci consegna un testo bilanciato ed efficace per la tutela dei diritti degli editori e che introduce due principi essenziali: un meccanismo di negoziazione effettiva per la remunerazione degli articoli e una definizione di ‘estratti brevi’ che non vanifica lo spirito della direttiva", ha precisato Riffeser.

"Grande soddisfazione" ha espresso il sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles. "Abbiamo affermato un principio sacrosanto: le imprese editoriali devono ricevere un equo compenso per gli articoli giornalistici caricati sul web;

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