Dipartimenti eccellenti: il Nord fa incetta di fondi. Ecco l'elenco

Rispetto all'edizione del 2018, il 56% degli istituti viene confermato. Solo il 12% opera al Sud. Sei atenei del Nord ottengono quasi un terzo dei finanziamenti

Un esterno della Statale di Milano

Un esterno della Statale di Milano

Roma, 21 gennaio 2023 - 271 milioni di euro all’anno per cinque anni. È questa la cifra che è stata stanziata per finanziare i dipartimenti universitari di eccellenza. Si tratta di una misura introdotta nel 2016 dal governo Renzi a cui è stata data attuazione per la prima volta nel 2018. Di recente si è conclusa la seconda edizione di assegnazione dei fondi. A farne incetta sono stati soprattutto gli atenei del Nord Italia. Prima di analizzare i numeri facciamo un passo indietro.

I finanziamenti destinati ai dipartimenti di eccellenza servono per reclutare nuovi ricercatori sul mercato accademico, per acquistare nuove attrezzature, promuovere iniziative didattiche o per incentivare il personale in organico. Una misura quindi estremamente meritocratica che venne introdotta dal governo Renzi sulla scorta di analoghe iniziative avviate, già da tempo, in altri Paesi europei, come Regno Unito, Germania e, in parte, Spagna.

Il bando, in sostanza, viene vinto da quegli atenei che dimostrino di fare buon uso delle risorse, spiccando per la qualità della ricerca prodotta e del progetto di sviluppo. I fondi ammontano in media a 1,5 milioni all’anno per cinque anni per ciascun dipartimento.

Venendo ai numeri riportati dal Sole 24 Ore, emerge che tra i 180 beneficiari dell’edizione 2023, ben 80 sono gli stessi dell’ultima assegnazione, quella del 2018. Un numero che può essere letto in chiaroscuro. Da un lato, il fatto che ci sia un tasso di rotazione dei beneficiari pari al 56% è sicuramente positivo. In questo modo viene infatti consentito a molti atenei di accedere ai finanziamenti straordinari. Dall’altro lato, invece, bisogna considerare che la maggior parte delle risorse viene assegnata alle grandi università del Nord: sei atenei si spartiscono un terzo dei finanziamenti totali (58 dipartimenti premiati su 180).

Si tratta della Statale di Milano, Bologna, Padova, Torino, Milano Bicocca e Trento. Se si escludono gli atenei che hanno ottenuto un solo finanziamento, emerge che tutti gli atenei del Nord ottengono il 62% dei fondi, quelli del Centro il 26% e quelli del Sud il restante 12%, che però viene quasi tutto assorbito dalla Federico II di Napoli.

La graduatoria sui beneficiari è stata pubblicata da Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Con ben 13 Dipartimenti (erano 8 nella precedente valutazione), la Statale si colloca prima in Italia per numero di strutture premiate, staccando la Sapienza di Roma, la Federico II di Napoli, Padova e Bologna. I progetti presentati dai 350 migliori dipartimenti delle università pubbliche sono stati valutati da una Commissione di sette membri che ha stilato la graduatoria finale dei 180 di eccellenza assegnatari del finanziamento per il periodo 2023-2027.

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