Mercoledì 11 Giugno 2025
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Come detrarre le spese mediche nella dichiarazione dei redditi

Quali spese e dove vanno indicate: resta la franchigia di 129,11 euro e la quota del 19%

Come detrarre le spese mediche nella dichiarazione dei redditi

Roma, 14 maggio 2025 – Ogni anno le famiglie italiane spendono una voce importante del proprio bilancio, in visite mediche, esami, controlli, e ciò rende molto importante una corretta compilazione della domanda per il recupero delle spese, oltre la soglia di 129,11 euro, che costituisce la franchigia. Anche quest’anno si potrà portare in detrazione il 19% della spesa medica complessiva. Per farlo su può compilare il Quadro E del Modello 730/2025. Se l’importo complessivo delle spese mediche supera i 15.493,71 euro, allora si potrà suddividere in 4 rate annuali la detrazione.

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Come detrarre le spese mediche nella dichiarazione dei redditi 2025

Quali spese si possono detrarre

Tra le spese detraibili, troviamo sia le analisi cliniche, sia le prestazioni specialistiche, ma anche le visite mediche generiche, gli interventi chirurgici, l’assistenza infermieristica e i medicinali che non siano farmaci da banco.

Le spese vanno riportate nei righi E1 e E3, mentre quelle relative ai veicoli destinati a disabili vanno annotate nel rigo E4. Un requisito essenziale per poter usufruire della detrazione risiede nella tracciabilità dei pagamenti effettuati. Secondo l’art. 15 del T.u.i.r., i pagamenti devono essere effettuati tramite: bonifici bancari o postali; carte di credito, di debito o prepagate; assegni bancari. Tuttavia, non tutte le spese sono soggette all'obbligo di tracciabilità. Ad esempio, l'acquisto di dispositivi medici o i costi di prestazioni sanitarie ad opera di strutture accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale non necessitano di pagamenti tracciabili. Per dimostrare l'utilizzo di un mezzo di pagamento tracciabile, è essenziale conservare la documentazione appropriata. Ciò può includere ricevute del Pos, estratti conto delle carte di credito o copie di bollettini postali. Ancora, può rivelarsi utile un’annotazione sulla fattura o sulla ricevuta da parte del fornitore, che attesti l'uso di un metodo di pagamento tracciabile. Le ricevute vanno conservate per 5 anni, e vanno esibite in caso di controlli fiscali. Le spese mediche sostenute per una persona deceduta possono comunque essere detratte, a condizione che il pagamento sia stato effettuato dagli eredi, anche se il defunto non era un familiare a carico. Se le spese sono state sostenute da più eredi, ciascuno può richiedere la detrazione in proporzione alla quota sostenuta.

16 milioni di italiani hanno una polizza integrativa

In Italia sono 16 milioni i lavoratori iscritti a uno dei 324 fondi sanitari integrativi esistenti. Nel 2023 le risorse erogate sono state pari a 3,2 miliardi di euro, contro gli 1,9 miliardi di dieci anni prima. L’ultimo rapporto del Mef, diffuso nel mese di dicembre, ha evidenziato che la spesa sanitaria pubblica è cresciuta in media del 2% annuo, dunque meno del 3,8% medio dell’Europa Occidentale. Invece quella sanitaria privata ha una crescita del 7% annuo, e del 24% dal 2019, e ha ormai raggiunto i 36 miliardi di euro, di cui solo il 10% gestito tramite i Fondi Sanitari Integrativi e Complementari, oltre che da compagnie di assicurazione.