Deposito cauzionale della bolletta: quando è richiesto e come funziona

Tutto ciò che devi sapere sul deposito cauzionale

Deposito cauzionale: informazioni utili

Deposito cauzionale: informazioni utili

Il deposito cauzionale, quando si tratta di bollette, è una somma da pagare al fornitore della compagnia scelta per l’erogazione di determinati servizi.Quando si stipula un nuovo contratto, si cambia gestore, si effettua un subentro o una voltura, è quasi sempre richiesto il pagamento di una cauzione.Non esiste una legge che obbliga il fornitore a chiedere un deposito. Per le forniture di gas, luce e acqua l’importo è stato regolamentato da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.Il deposito cauzionale, salvo eccezioni, viene restituito quando si rescinde il contratto, purché sia stato rispettato in ogni suo aspetto.

Cos’è il deposito cauzionale

Il deposito cauzionale è un importo di denaro che l’utente versa all’azienda fornitrice di un servizio a titolo di garanzia. Serve a tutelare l’azienda in caso di mancati pagamenti e inadempienza del contratto.Il deposito cauzionale è considerato anche una tutela per i clienti che pagano regolarmente le bollette. La morosità dei clienti ricade infatti anche su di loro. Senza il deposito cauzionale, ci sarebbe un aumento delle tariffe.Per capire questo concetto basta pensare al fatto che i prezzi dei prodotti in vendita al supermercato sono calcolati anche tenendo conto dei furti. La conseguenza è che la disonestà di alcune persone ricade su tutti gli acquirenti.Non c’è una legge che obbliga un fornitore a chiedere un deposito cauzionale per le forniture di gas, luce, acqua e servizi di telefonia fissa e internet.Per questo motivo l’importo del deposito, quando riguarda gas, luce e acqua, è deciso dal fornitore che è obbligato ad attenersi a una normativa di ARERA. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha infatti fissato un tetto massimo per i clienti domestici e regolamentato l’importo da chiedere ai clienti aziendali.

Come funziona il deposito cauzionale

La richiesta del deposito cauzionale deve essere messa per iscritto nel contratto.Quasi sempre la cifra corrispondente alla cauzione è inserita nella prima bolletta.Al cliente che decide di pagare le bollette tramite la domiciliazione bancaria (o postale) non è richiesto il versamento del deposito cauzionale. Poter riscuotere l’importo delle bollette direttamente dal conto corrente costituisce, per il fornitore, una garanzia in più.Chi invece preferisce pagare le bollette con modalità diverse dalla domiciliazione bancaria (o postale), ad esempio tramite bollettino postale, non può evitare di versare il deposito.In genere, se il cliente decide di cambiare metodo di pagamento e passare alla domiciliazione bancaria o postale il deposito cauzionale viene restituito.Nel caso in cui la domiciliazione bancaria o postale venga revocata, il fornitore addebita l’importo del deposito cauzionale nella prima bolletta successiva alla revoca.

Quando si paga il deposito cauzionale

Il deposito cauzionale è richiesto quando:- si attiva un nuovo allaccio di fornitura- si riattiva un contatore in seguito a un subentro, cioè quando ci si trasferisce in un’abitazione in cui è presente un contatore di luce e gas ma non è in atto nessuna fornitura per via della disdetta dell’inquilino precedente- si effettua una voltura, cioè si cambia l’intestatario del contratto. In genere ciò avviene quando ci si trasferisce in un’abitazione in cui il contratto di fornitura è ancora attivo - si cambia il fornitore.

Quando si ha il diritto alla restituzione del deposito

Il cliente ha diritto alla restituzione del deposito cauzionale quando decide di rescindere il contratto nel pieno rispetto delle sue clausole.Il fornitore restituisce il deposito scalando l’importo dall’ultima bolletta.Non si ha diritto alla restituzione della cauzione in caso di inadempienza del contratto. Ad esempio, se il cliente decide di rescindere in anticipo un contratto che prevede una durata minima. In questo caso non solo il deposito non sarà restituito ma è probabile che il fornitore faccia pagare una penale. È sempre bene leggere un contratto con attenzione, dalla prima all’ultima riga, per evitare brutte, ma legali, sorprese.

L’importo del deposito cauzionale

L'importo del deposito cauzionale, per quanto riguarda la fornitura di corrente elettrica, è calcolato in base alla potenza del contatore. A ogni chilowattora corrisponde un importo. Più la potenza del contatore è alta, più alta sarà la cifra richiesta come deposito cauzionale. Per quanto riguarda il gas, si calcolano i consumi medi storici di un utente (in genere riferiti agli ultimi tre mesi), calcolando il deposito cauzionale basandosi sui consumi a metro cubo. Fino a 500 metri cubi all’anno l’importo del deposito è quello più basso previsto dal contratto di fornitura.Il calcolo sui consumi è alla base dell’importo del deposito cauzionale anche per quanto riguarda le forniture idriche.

Il deposito cauzionale dei servizi di telefonia e internet

Il deposito cauzionale in caso di fornitura di servizi di telefonia fissa e internet funziona in modo diverso. Ogni gestore decide un importo, indipendentemente dai consumi. Non essendoci un regolamentazione simile a quella di gas, luce ed acqua, è bene informarsi attentamente sull’importo del deposito.Leggendo alcuni forum online, non è raro trovare commenti e richieste di persone che lamentano la mancata restituzione del deposito cauzionale da parte di alcuni gestori.