Decreto Sostegno: le ultime news. Bonus baby sitter alle partite Iva

Welfare rafforzato per gli autonomi. Congedi parentali al 50%. In vista nuovo scostamento di bilancio: 20 miliardi

La ministra delle Pari opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, 46 anni

La ministra delle Pari opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, 46 anni

Il primo decreto Draghi sui sostegni alle imprese e alle famiglie arriverà non più tardi dell’inizio della settimana prossima e impegnerà tuti e 32 i miliardi a disposizione del governo. Ma – e questa è la novità di ieri confermata dallo stesso premier a Fiumicino – a stretto giro, con il via libera al Def, arriverà anche un nuovo scostamento di bilancio che sarà di almeno 20 miliardi di euro. Ma sarà solo il primo extra-deficit del 2021.

A breve termine, però, a tenere banco è il provvedimento per famiglie e imprese che il governo approverà la settimana prossima. Per le prime ci sono in ballo lo smart working per i lavoratori che hanno figli in dad o in quarantena, mentre "per chi svolge attività che non consente il lavoro agile sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o, in caso di lavoratori autonomi e di partite Iva, al contributo baby sitting".

Ma non basta. "Le misure previste nel dl Sostegni – spiega Draghi – sono corpose, coprono una platea più ampia e arriveranno rapidamente. Tra i provvedimenti più significativi, c’è il prolungamento della cassa integrazione guadagni, un più ampio finanziamento degli strumenti di contrasto alla povertà, per sostenere i nuovi poveri, coloro che sono diventati maggioranza nelle file della Caritas. Agli autonomi e alle partite Iva che hanno patito perdite di fatturato riconosceremo contributi in forma più semplice e immediata, senza criteri settoriali". Dunque, niente codici Ateco, ma confronto del fatturato su base annua con contributi per chi abbia perso almeno il 33%.

Uno dei capitoli più rilevanti, però, è quello fiscale: e in questo caso è ancora in corso la battaglia della Lega per ottenere di fissare la soglia a 10 mila euro per il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali dal 2000 al 2015.

Nel frattempo, si puntualizza anche il pacchetto lavoro del ministro Andrea Orlando. Il blocco dei licenziamenti sarà prorogato ancora. La misura, in vigore da un anno e che scadrebbe il 31 marzo, troverà spazio nel decreto, con una nuova data che dovrebbe essere quella del 30 giugno e valere per tutti. Poi resterebbe soltanto per le imprese, le piccole, che attualmente non hanno la tutela della cig ordinaria, legandolo alla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive.