Lunedì 14 Luglio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Decreto Flussi, il via libera del Governo: ecco i numeri degli ingressi nei prossimi 3 anni

Il provvedimento approvato dal Cdm ha aumentato del 10% la quota del triennio precedente. In sei anni, quasi 1 milione di lavoratori stranieri autorizzati. Le quote 2026/28 divise per professioni

Approvato il decreto flussi

Approvato il decreto flussi

Roma, 30 giugno 2025 – Approvato il nuovo Decreto Flussi, il Governo Meloni ha dato il via libera all’ingresso di 500mila migranti regolari per il triennio 2026-2028. È stata ampliata del 10% la quota di lavoratori stranieri regolarizzati tra il 2023 e il 2025, il provvedimento, messo a punto dal Viminale, è stato approvato oggi pomeriggio dal Consiglio dei ministri. 

Nel 2026 saranno 164.850 i lavoratori chiamati dall’estero, 165.850 per il 2027 e 166.850 per il 2028. Numeri crescenti che, a conti fatti, consentiranno l’ingresso nel mondo del lavoro mezzo milione di stranieri. Ossigeno per il comparto dell’industria in sofferenza. 

Il provvedimento riguarda lavoratori stagionali e non, colf e badanti. Verranno privilegiati i lavoratori più specializzati, mentre – secondo gli accordo presi nei mesi scorsi con Paesi per africani e asiatici – verranno riconosciuti più ingressi dalle nazioni che hanno firmato protocolli che impegnano a collaborare con l’Italia per i rimpatri.

“Manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo”

L'obiettivo del provvedimento, informa il cdm, "è di consentire l'ingresso in Italia di manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e altrimenti non reperibile". Inoltre, si sottolinea, "con la stabile individuazione di un meccanismo d'immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell'ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori".

Nell'arco del triennio 2026-2028 le unità autorizzate saranno 497.550, con la seguente ripartizione: 230.550 per lavoro subordinato non stagionale e autonomo, 267mila per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico.

Le quote sono state determinate tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi, "con l'obiettivo di una programmazione che recepisca le esigenze delle imprese e che sia anche realistica". Resta ferma, conclude la nota di Palazzo Chigi, "la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota, anche nella prospettiva di un ridimensionamento del meccanismo del 'click day', che potrà avvenire seguendo un percorso graduale, che riguardi anzitutto i profili professionali più ricercati dai datori di lavoro e che potenzi la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine". 

Incentivati i lavoratori qualificati 

Il dpcm si propone l'obiettivo di correlare l'entità dei flussi di ingresso al fabbisogno del mercato del lavoro, in coerenza "con la capacità di accoglienza e di inserimento dei lavoratori stranieri nelle comunità locali", si legge in una bozza visionata del testo. Sarà incentivata la collaborazione con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori verso l'Italia volta a facilitare la migrazione regolare e a contrastare quella irregolare. Incentivati anche gli ingressi di lavoratori con alta qualificazione professionale.

Quote preferenziali saranno riservate "ai lavoratori di Stati che, anche in collaborazione con lo Stato italiano, promuovono per i propri cittadini campagne mediatiche aventi ad oggetto i rischi per l'incolumità personale derivanti dall'inserimento in traffici migratori irregolari, conformemente ad accordi o intese comunque denominati conclusi in materia con l'Italia, commisurando tali quote agli ingressi effettivamente avvenuti a tale titolo nel triennio precedente".

I numeri nel dettaglio: quote per ogni professione 

Per lavoro subordinato non stagionale e per lavoro autonomo sono ammesse 76.850 persone per ciascuno dei tre anni. Colf e badanti sono ammesse nell'ordine di 13.600 unità per il 2026, 14.000 per il 2027 e 14.200 per il 2028. Per lavoro stagionale le quote sono: 88.000 il 2026, 89.000 per il 2027 e 90.000 per il 2028.

Quasi 1 milione di ingressi in 6 anni, ma pochi diventano stabili

Col governo Meloni, dunque, sono quasi un milione in sei anni gli ingressi di lavoratori stranieri autorizzati. Ma nella realtà i numeri effettivi sono sensibilmente più bassi. Dall'ultimo monitoraggio della campagna ‘Ero Straniero ‘emerge che nel 2024 solo il 7,8% delle quote di ingressi stabilite dal governo si è trasformato in permessi di soggiorno e impieghi stabili e regolari: sono state 9.331 le domande per l'ingresso di lavoratrici e lavoratori finalizzate presso le prefetture italiane su un totale di 119.890 quote assegnate nel corso dell'anno.

Nel 2023 la percentuale era stata del 13% (16.188 pratiche concluse a fronte di 127.707 quote assegnate). Quanto al rilascio materiale del permesso di soggiorno da parte delle questure, rispetto ai flussi 2023 a un anno dai click day, i permessi effettivamente concessi sono stati 9.528, con un tasso di successo della procedura rispetto alle quote che si abbassa al 7,5%. (ANSA).