Giovedì 25 Aprile 2024

Decreto dignità, Confindustria: effetti peggiori delle stime. Conte: "Avete frainteso"

Panucci: evitare brusche retromarce su riforme avviate. Di Maio: "Terrorismo psicologico". Il premier: presto incentivi per la trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato Decreto dignità manipolato, imbarazzo M5s. Di Maio rilancia su vitalizi e banche

Luigi Di Maio (Ansa)

Luigi Di Maio (Ansa)

Roma, 18 luglio 2018 - Confindustria va all'attacco del decreto dignità. Il ritorno delle causali, esponendo le imprese "all'imprevedibilità di un eventuale contenzioso, finisce nei fatti per limitare a 12 mesi la durata ordinaria del contratto a termine, generando potenziali effetti negativi sull'occupazione oltre quelli stimati nella Relazione tecnica al decreto (in cui si fa riferimento a un abbassamento della durata da 36 a 24 mesi)". Sono le parole del direttore generale di Confindustria Marcella Panucci in audizione sul Dl Dignità che ha chiesto modifiche ad una disciplina "pregiudizievole" per il mercato del lavoro.

Decreto dignità manipolato, imbarazzo M5s. Di Maio rilancia su vitalizi e banche

"È necessario - ha proseguito Panucci - modificare le misure contenute nel decreto-legge sulla disciplina dei contratti a termine, che sono inefficaci rispetto agli obiettivi dichiarati e potenzialmente pregiudizievoli per il mercato del lavoro". "Le riforme degli anni scorsi - ha ricordato Panucci - avevano contribuito ad abbattere le cause di lavoro sui contratti a termine, passate da oltre 8.000 nel 2012 a 1.250 nel 2016".

ll decreto "pur perseguendo obiettivi condivisibili" rende "più incerto e imprevedibile il quadro delle regole" per le imprese "disincentivando gli investimenti e limitando la crescita", ha continuato, aggiungendo che per le imprese occorre "evitare brusche retromarce sui processi di riforma avviati" e vanno approvati "alcuni correttivi", che intervengano sulle causali per i contratti a termine e sulle norme ora "punitive e poco chiare" sulle delocalizzazioni. 

"La sola abolizione dei voucher sembrerebbe spiegare una quota consistente, attorno al 15%, dell'aumento del lavoro a termine intervenuto dal secondo trimestre 2017", ha detto il direttore sottolineando che non va imputata allo strumento del contratto a termine la "precarizzazione del mercato del lavoro" ma a "molteplici fattori, sia economici sia normativi" a partire appunto dallo stop ai voucher, da un aumento "fisiologico" in una fase di ripresa economica del suo utilizzo, al cambiamento dei settori, (100mila su 500mila in più secondo l'Arel sono attribuibili ai servizi, commercio e servizi alla persona). I dati, insomma, "non sembrano supportare la preoccupazione di un aumento della precarietà del lavoro legata a comportamenti opportunistici da parte delle imprese. Al contrario, la quota di aumento del lavoro temporaneo spiegato dalla corrispondente riduzione di collaborazioni e lavoro accessorio è verosimilmente associata a una diminuzione della precarietà". 

CONTE -  "Confindustria fa la sua parte ma secondo me fraintende - dice il premier Conte commentando le posizioni di viale dell'Astronomia -. A leggere con attenzione il decreto dignità si accorgerà che non ha nulla da temere". Secondo il presidente del Consiglio. "Se si dovessero usare toni allarmistici sarebbe assolutamente improprio".  Poi conferma l'intenzione, da parte del governo, di prevedere "qualche meccanismo incentivante per la trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato e con questo sarà perfetto così, a dispetto di quello che sono liberi di opinare...". 

DI MAIO -  Ma il primo a rispondere agli industriali, senza esitazioni, è stato Di Maio. "Confindustria oggi dice che con il decreto dignità ci saranno meno posti di lavoro. Sono gli stessi che gridavano alla catastrofe se avesse vinto il no al Referendum, poi sappiamo come è finita. Sappiamo come finirà anche in questo caso. Non possiamo più fidarci di chi cerca di fare terrorismo psicologico per impedirci di cambiare", ha detto il vicepremier in un post su Facebook e Instagram nel quale afferma che "siamo dalla parte dei cittadini e non faremo nessun passo indietro:. stateci vicino!".

 

"Se il Parlamento vorrà migliorarlo a noi fa soltanto piacere", ha aggiunto il ministro del Lavoro, intervenendo alla Camera davanti alle commissioni Finanze e Lavoro sul dl dignità. "C'è ancora molto da fare - ha detto - su gioco d'azzardo, delocalizzazione selvaggia, precariato, burocrazia".

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