Decreto dignità, via libera del Cdm. Tutte le novità

Stretta su delocalizzazioni nei paesi extra Ue e contratti a termine. Proroga di 120 giorni per i maestri a rischio licenziamento A maggio balzo degli occupati. Record contratti a termine, Di Maio: "Non è da celebrare"

Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio (Lapresse)

Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio (Lapresse)

Roma, 2 luglio 2018 - Il decreto dignità ha avuto il via libera del consiglio dei ministri che lo ha approvato questa sera. "Avevamo promesso di fare una guerra al precariato, alla burocrazia, al gioco d'azzardo e alle delocalizzazioni e l'abbiamo fatto", esulta Luigi Di Maio su Facebook, definendo il provvedimento la "Waterloo del precariato". Nella versione definitiva del dl, cavallo di battaglia del vicepremier, ci sono interventi sul contratto a tempo determinato e a tutele crescenti, una modifica del redditometro, lo slittamento della scadenza dello spesometro al 28 febbraio dal 30 settembre (la misura è però ancora al vaglio dei tecnici e potrebbe alla fine uscire dal testo del provvedimento) e stop allo split payment solo per i professionisti. Così come una stretta sulla pubblicità di giochi e scommesse, multe per chi delocalizza e una serie di misure per constrastare il precariato. Con il decreto poi, "abbiamo stabilito una proroga di 120 giorni per risolvere la questione del licenziamento di tanti docenti magistrali vittime di una sentenza del Consiglio di Stato". La Lega ha votato a favore, nonostante "qualche dubbio sulle norme anti precariato". 

Ecco i punti principali. 

CONTRATTI A TERMINE - Stretta sui contratti a termine e raddoppio dell'indennizzo di licenziamento ma le misure non valgono per i contratti della pubblica amministrazione. I contratti a termine non possono durare più di 24 mesi e dopo i primi 12 devono essere giustificati dalle causali e a ogni rinnovo costeranno lo 0,5% in più. L'indennizzo di licenziamento passa da un minimo di 6 mensilità a un massimo di 36.

A maggio balzo degli occupati. Record contratti a termine, Di Maio: "Non è da celebrare"

MULTE DELOCALIZZAZIONI (testo definitivo) - Rivista, nell'ultima bozza, la norma sulle delocalizzazioni che farà scattare multe da 2 a 4 volte il beneficio ricevuto per le imprese che delocalizzano "entro cinque anni dalla data di conclusione dell'iniziativa agevolata". Una prima versione indicava un arco temporale di 10 anni. La stretta resta sia per chi lascia l'Italia per un Paese extraeuropeo si per chi trasferisce l'attività, anche in parte, in uno dei Paesi dell'Unione. Il beneficio, inoltre, andrà restituito con gli interessi maggiorati fino a 5 punti percentuali. Nella bozza del decreto dignità sarebbe presente la norma sulle delocalizzazioni con maxi multe per le imprese che lasciano il Paese entro cinque anni "dalla data di conclusione dell'iniziativa agevolata".

LOTTA AL GIOCO D'AZZARDO (ultima bozza) - Arriva l'annunciata stretta sulla pubblicità di giochi e scommesse contro l'azzardopatia, fatti salvi però i contratti in essere e le lotterie a estrazione in differita, come la Lotteria Italia. Lo stop non vale anche per "i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli". Confermate le sanzioni, che si applicheranno "de futuro", al 5% del valore ma con un minimo di 50mila euro.

SEMPLIFICAZIONE FISCALE (ultima bozza) - In materia di semplificazione fiscale previsti ritocchi al redditometro, inoltre, per quel che riguarda le "Disposizioni in materia di invio dei dati delle fatture emesse e ricevute", con "riferimento all'adempimento comunicativo di cui all'articolo 21, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 i dati relativi al terzo trimestre del 2018 possono essere trasmessi entro il 28 febbraio 2019". Infine, lo strumento dello split payment è abrogato. 

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