Mercoledì 24 Aprile 2024

Decreto aiuti luglio 2022, taglio bollette e benzina. Cuneo fiscale giù

Verrà finanziato aumentando la tassazione sugli extra-profitti delle imprese energetiche

Caro benzina (Ansa)

Caro benzina (Ansa)

Roma, 16 giugno 2022 - Bollette, benzina e cuneo. Sono questi i tre capitoli-chiave del cosiddetto decreto "aiuti-luglio" che il governo potrebbe varare nella prossima settimana per fronteggiare il caro-prezzi dell’energia, dei carburanti e del carrello della spesa. Un provvedimento (o anche due, come sostengono fonti beninformate) che richiederebbe risorse per circa 10-12 miliardi di euro: fondi che Mario Draghi e Daniele Franco non vogliono attingere facendo nuovo deficit, tanto più in questa fase nella quale è venuto meno il paracadute della Bce. E, dunque, fondi che dovrebbero venire da un possibile incremento dal 25 al 30 per cento della tassazione degli extra-profitti delle imprese dell’energia. Ma anche dall’extra-gettito Iva di questi mesi, oltre che da altri capitoli del bilancio da individuare.

Ma vediamo, nel dettaglio, le ipotesi allo studio, cominciando da quella più nuova, relativa al taglio del cuneo fiscale e contributivo. Ebbene, la soluzione più gettonata prevede un taglio di quattro punti percentuali per i lavoratori dipendenti con redditi inferiori a 35mila euro. Il beneficio varrebbe da settembre a dicembre prossimi, ma con l’obiettivo di rendere l’operazione strutturale con la manovra di bilancio per il 2023. Destinatari del vantaggio fiscale in busta paga coloro che hanno la riduzione dello 0,8 per cento scattata a inizio anno, con il raddoppio della sforbiciata fino a 1,6 per cento.

L’effetto sarebbe quello di portare altri 50-70 euro, per un totale di circa 200 euro. Non è da escludere, però, che il taglio del cuneo potrebbe concentrarsi anche solo per i redditi più bassi, fino a 15-20 mila euro lordi. L’aumento del netto in busta paga nell’ultimo quadrimestre dell’anno finirebbe per determinare lo stesso effetto del bonus da 200 euro che sarà erogato a luglio. Ma non sarebbe esteso oltre il lavoro dipendente e, dunque, non riguarderebbe pensionati, percettori del Reddito di cittadinanza, disoccupati.

Per la benzina e le bollette, si tratta, invece, di proseguire nel solco di quanto già fatto nei mesi scorsi, allungando i tempi delle due misure che hanno finora permesso a famiglie e imprese di far fronte ai rincari alle stelle. Sulle tariffe si va verso una proroga di altri tre mesi della riduzione degli oneri di sistema, in scadenza a giugno, e del bonus sociale. È attesa anche l’estensione per qualche altro mese del taglio di 35 centesimi delle accise sui carburanti, in scadenza l’8 luglio. È da verificare, però, la durata del pacchetto, perché il governo potrebbe decidere anche prorogare le misure fino alla fine dell’anno, senza dover ricorrere a nuovi provvedimenti per l’ultimo trimestre del 2022.

 

 

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