Domenica 18 Maggio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Dazi, prove di avvicinamento tra Usa e Cina: colloqui in corso a Ginevra

No comment americano, mentre per Pechino è “un passo importante per risolvere la questione”

Il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent

Il Segretario al Tesoro americano Scott Bessent

Washington, 10 maggio 2025 - Primo giorno di dialogo sui dazi tra Usa e Cina a Ginevra, ieri nella neutrale Svizzera che ha mediato l’incontro. Nessun commento da parte americana sui colloqui, che proseguiranno domani e forse anche lunedì. L’agenzia statale cinese Xinhua ha definito invece “il contatto in Svizzera un passo importante nel promuovere la risoluzione della questione”, mentre il Global Times, la testata del partito comunista cinese, ha rilanciato la richiesta di una revoca dei dazi unilaterali “per dimostrare la necessaria sincerità nei colloqui”.

Revoca esclusa da Donald Trump, che però alla vigilia dei negoziati ha aperto ad una riduzione delle tariffe all’80%. Resta l’ipotesi di una sospensione per 90 giorni durante le trattative, come concesso agli altri Paesi. Nel frattempo il tycoon ha preannunciato a breve “altri quattro o cinque accordi”, dopo quello “meraviglioso” con Londra. E ha spiegato che “potrebbero esserci eccezioni”, ma che “fondamentalmente ci sarà una base di riferimento di almeno il 10%, e alcune di queste tariffe saranno molto più alte come”.

La delegazione americana in Svizzera è guidata dal segretario al tesoro Scott Bessent, diventato il vero ‘negotiator in chief’. Lo accompagna il rappresentante per il commercio Usa Jamieson Greer, assente invece il falco Peter Navarro. Per il Dragone c’è il vicepremier e zar dell’economia cinese He Lifeng, vecchio amico e alleato fedelissimo di Xi. Presente pure Wang Xiaohong, il principale consigliere per la sicurezza del presidente cinese, a conferma dell’importanza che nei negoziati può giocare la lotta al fentanyl, la droga sintetica prodotta in Cina che uccide migliaia di americani e che Trump vuole fermare. Il luogo del faccia a faccia è segreto, ma alcuni testimoni hanno visto entrambe le delegazioni dirigersi alla residenza dell’ambasciatore svizzero presso le Nazioni Unite, nel verdeggiante sobborgo di Cologny, con vista sul lago di Ginevra.