Washington, 23 maggio 2025 – Nuovo ribaltone di Trump e nuovo tonfo delle Borse. Il presidente Usa ha annunciato dazi diretti del 50% sui prodotti dell'Unione europea a partire dal primo giugno prossimo, tornando ad attaccare Bruxelles: “L’Ue, creata principalmente per approfittarsi degli Stati Uniti nel commercio, è diventata molto difficile da gestire – scrive sul suo social Truth –. Le sue possenti barriere commerciali, l’Iva, le sanzioni aziendali assurde, le barriere non tariffarie, le manipolazioni monetarie, le cause ingiuste contro imprese americane e altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Usa di oltre 250 miliardi di dollari l’anno, una cifra del tutto inaccettabile”.
I negoziati, ha sentenziato Trump, “non portano a nulla” quindi, “raccomando di applicare un’imposta diretta del 50% sull’Unione europea, a partire dal primo giugno 2025. Non ci sarà alcuna tariffa se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti”.

Il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, avrà una telefonata con uno dei due capi negoziatori Usa Jamieson Greer nel pomeriggio. Nell'attesa la Commissione Ue si trincera in un “no comment”. “Ho avuto una lunga telefonata con Sefcovic parlando anche di contenuti – ha commentato oggi il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani – la nostra linea è quella di arrivare a un accordo, nessuna guerra commerciale, l'obiettivo è sempre zero dazi-zero dazi”. La Casa Bianca aveva originariamente programmato dazi reciproci maggiorati del 20% nei confronti delle merci Ue a partire dal 15 aprile: qualche giorno prima Trump ha sospeso tutto per 90 giorni in attesa di trattative commerciali.
Borse eurpee in rosso
La minaccia di portare i dazi all'Ue al 50% è costata alle principali borse europee 183 miliardi in termini di capitalizzazione. Maglia nera è stata Milano (-1,94%), preceduta da Parigi (-1,65%), Francoforte (-1,54%) e Madrid (-1,33%). Più cauta Londra (-0,24%), al riparo dal provvedimento grazie all'accordo siglato lo scorso 8 maggio con Washington.
Trump minaccia Apple, che cade a Wall Street
A Wall Street Apple ha bruciato 100 miliardi in avvio di contrattazioni. L’azienda tech è stata minacciata direttamente da Trump oggi: “Da tempo ho informato Tim Cook che mi aspetto che gli iPhone che vengono venduti negli Usa siano prodotti e costruiti negli Stati Uniti e non in India o in qualsiasi altro Paese", ha scritto sui social il tycoon. Se non lo farà Apple dovrà pagare “una tariffa di almeno il 25%” agli Usa.