Milano, 12 aprile 2025 – Metti i dazi, togli i dazi. Alza i dazi, sospendi i dazi. Strategia studiata o no, resta il fatto che Trump un giorno sì e l’altro pure cambia le carte in tavola: che sia per pressioni, opportunità o perché si è accorto di “aver sbagliato i calcoli”, questa è la realtà.
E l’ultima novità sarebbe la decisione di escludere alcuni prodotti cinesi (i più necessari per l’America, dai dazi).

L'amministrazione Trump avrebbe infatti esentato smartphone, computer e altri prodotti elettronici come i chip di memoria dai cosiddetti dazi reciproci, mossa che potrà avvantaggiare colossi del settore come Apple e Samsung Electronics.
Lo riferisce Bloomberg, citando la US Customs and Border Protection, l'agenzia federale che si occupa di dogane e frontiere, secondo cui l'esenzione restringere l'ambito di applicazione dazi, in particolare quelli del 145% imposti alle importazioni dalla Cina e a quelli del 10% previsti da Trump per quasi tutti gli altri Paesi. Anche se la Casa Bianca non ha confermato la notizia, l'esenzione si applicherebbe a smartphone, computer portatili, dischi rigidi, processori e chip di memoria, ovvero articoli di elettronica di consumo che non sono prodotti negli Stati Uniti (per avviare una produzione locale servirebbero anni).
Tra i prodotti che non saranno soggetti alle nuove tariffe di Trump ci sarebbero anche i macchinari usati per la produzione di semiconduttori, cosa importante per i produttori di chip e, in particolare, per la taiwanese Tsmc che ha annunciato un nuovo importante investimento negli Stati Uniti. Va detto che la "tregua” potrebbe rivelarsi fugace: le esclusioni derivano dall'ordine iniziale, che impediva che le tariffe extra su alcuni settori si sommassero a quelle nazionali. Non è dunque escluso che siano imposte tariffe diverse.