Mercoledì 24 Aprile 2024

Dalla paghetta ai bilanci L’economia per i ragazzi

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Se è vero che nella vita non è mai troppo tardi, è ancor più vero che, in genere, è molto meglio arrivare prima che poi… Una verità lapalissiana da filosofia spicciola quotidiana, direte voi, ma che è bene tenere ripassata e mettere in pratica. Tanto più quando una conquista precoce può cambiarci tangibilmente l’esistenza in meglio.

L’educazione finanziaria è precisamente una di quelle cose che è sempre meglio ricevere prima, per evitare poi errori costosi da adulti. Un’idea semplice ma eternamente valida che sta alla base anche di un colosso in questo campo: Junior Achievement, la più vasta organizzazione no profit al mondo per l’educazione economico-imprenditoriale nella scuola, che tra l’altro proprio quest’anno celebra il suo primo secolo di vita. Inserita nel 2019 al settimo posto della classifica mondiale delle organizzazioni non governative, Junior Achievement si avvale di una rete di quasi mezzo milione di volontari e raggiunge oltre 10 milioni di studenti del pianeta. In Italia è presente dal 2002 e l’anno scorso ha coinvolto qualcosa come 35mila studenti nelle sue iniziative di formazione. Tra queste c’è ‘Crescere che impresa!’, un programma didattico per ragazzi tra gli 11 e i 14 anni messo in piedi in partnership con il Gruppo Mediobanca, che alla prima edizione ha raggiunto oltre 8mila studenti delle scuole medie italiane.

Ma c’è di più. «In aggiunta alle ore di didattica in aula, in occasione del Mese dell’Educazione finanziaria abbiamo organizzato ‘Crescere che impresa! In tour’: una serie di eventi, workshop e laboratori in tutta Italia in questo mese di ottobre, in cui i ragazzi sperimenteranno le dinamiche dell’economia», spiega Antonio Perdichizzi, presidente di JA Italia. «Questo per rafforzare il nostro impegno nelle realtà locali ed estendere il progetto a un numero sempre maggiore di scuole, il luogo dove si formano i cittadini del domani».

Del resto, prima si inizia a padroneggiare la materia e meglio è…

«Assolutamente, l’educazione finanziaria è una competenza fondamentale per tutti, non solo imprenditori e manager, soprattutto in una fase storica in cui, lo sappiamo, investire è diventato molto difficile. I tassi così bassi, prossimi allo zero o negativi, e che rimarranno tali ancora per molto tempo, mettono le famiglie nella condizione di avere una complessità nuova da affrontare. Quindi abbiamo un tremendo bisogno di innalzare il tasso di educazione finanziaria e dobbiamo farlo partendo dai più giovani, magari iniziando a fare i conti con la corretta gestione della paghetta e familiarizzandoli con i ragionamenti sugli impegni finanziari».

In cosa consistono le lezioni?

«Si tratta di quattro lezioni non frontali, di gruppo e laboratoriali, che possono essere scelte dai docenti e all’occorrenza possiamo mettere a disposizione delle classi anche i nostri esperti. Il materiale didattico è interattivo e si avvale della lavagna multimediale».

Di solito quando si pensa al lavoro, in Italia, lo si identifica tout court con quello dipendente. Quanto invece sarebbe importante educare i giovanissimi alle attività imprenditoriali?

«È esattamente quello che ci proponiamo. Junior Achievement nasce 100 anni fa da proprio da questa intuizione: aiutare i figli degli immigrati italiani e irlandesi negli Stati Uniti ad acquisire tutti gli strumenti necessari per imparare a fare impresa da soli. L’educazione all’imprenditorialità è decisiva per la società, perché fornisce un metodo unico per affrontare le sfide e risolvere i problemi».

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