Giovedì 18 Aprile 2024

Crisi, l'indice Pmi manifatturiero cala in Italia. Germania: Pil -0,2% nel secondo trimestre

Indice Pmi italiano passa dai 51,9 punti di luglio ai 49,8 di agosto. Nello scorso mese l'attività manifatturiera ha rallentato in quasi tutta l'eurozona, precipitando ai minimi da 13 mesi

Un operaio al lavoro (Afp)

Un operaio al lavoro (Afp)

Roma, 1 settembre 2014 - Ritorna in contrazione l'attività manifatturiera in Italia, toccando i minimi da 14 mesi. Il relativo indice Pmi, calcolato da Markit Economics, è sceso ad agosto a 49,8 punti da 51,9 di luglio contro attese per un calo più contenuto a 51 punti. La soglia dei 50 punti fa da spartiacque tra espansione e contrazione del ciclo.

Ad agosto, comunque, l'attività manifatturiera rallenta in quasi tutta l'eurozona, precipitando ai minimi da 13 mesi. L'indice Pmi scende a 50,7 punti da 50,8 punti contro attese per un dato invariato: in Germania cala più del previsto a 51,4 punti da 52 punti contro stime per un dato fermo (minimoda 11 mesi); resta in contrazione il settore in Francia con l'indice a 46,9 punti (minimoda 15 mesi ). 

In controtendenza la Spagna, dove si è registrata una crescita con nuovi ordini saliti ad un ritmo più netto rispetto al precedente mese di luglio. L'indice pmi manifatturiero Markit si è portato lo scorso mese a 52,8, segnalando un deciso miglioramento congiunturale. Di conseguenza le imprese hanno continuato ad aumentare i loro livelli di personale. Per i nuovi ordini si tratta della crescita più veloce dall'aprile del 2007. I prezzi alla produzione sono diminuiti per la prima volta in quattro mesi.

PIL GERMANIA IN CALO - Confermata, poi, nel secondo trimestre la contrazione dell'economia tedesca. Il Pil della Germania ha segnato un calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, in linea con le attese degli analisti. Invariato rispetto alla lettura preliminare anche il dato tendenziale (+0,8%). 

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